Phil Gaimon respinge le accuse rivolte dagli avvocati di Fabian Cancellara. L’ex corridore della Cannondale Drapac nel suo libro avrebbe lo svizzero di doping tecnologico
Phil Gaimon autore del libro ‘Draw Animals’ che accusa Fabian Cancellara di aver usato una bicicletta truccata, ha si difende. L’ex corridore della Cannondale Drapac ha raccontato nel suo libro di alcune anomalie riscontrate nella bicicletta usata dal ciclista svizzero. L’americano infatti ha scritto nel libro che Cancellara avrebbe usato dei marchingegni meccanici durante la Milano-Sanremo del 2008. L’UCI ha immediatamente chiesto a Jean Christophe Peraud, ex ciclista dell’Ag2R La Mondiale, di diventare il nuovo manager supervisore nel settore dei materiali e della lotta alla frode tecnologica e soprattutto di capire se il ‘Superman svizzero’ abbia usato o meno dei motorini all’interno del telaio.
Phil Gaimon ha spiegato di non aver mai accusato direttamente il Fabian Cancellara e tramite un comunicato pubblicato da Tuttobici ha chiarito la sua posizione :
“gli avvocati di Fabian Cancellara chiedono il libro venga ritirato dalla vendita, ma io ho riportato una voce è ben documentata e l’ho presentata come tale. Io sostengo la mia opinione, ma è esattamente questo e non certo una accusa. Non faccio rivelazioni, non porto nuove prove e spero che l’unico modo di togliere il libro dagli scaffali sia perché qualcuno lo acquista. Non mi aspettavo che questo particolare venisse estrapolato dal contesto e mi dispiace per chiunque abbia sprecato tempo o energie al riguardo. La storia che voglio raccontare è diversa: parlo di cosa significhi inseguire un sogno che ha un finale amaro. È la mia verità, ma le mie opinioni non possono sempre piacere a tutti e capisco che possano fare arrabbiare qualcuno. Mi auguro che ci sia chi legge il libro e non si fermi a giudicare una frase twittata da qualcuno”.