Ieri su SportFair abbiamo parlato del messaggio criptico di Alcaraz a un rivale, quel “N see you soon” che ha fatto interrogare su chi sia la ‘N’ in questione. Beh, forse Carlos Alcaraz lo ha sempre saputo e i riferimenti a Nole o Nadal sono completamente sbagliati, la ‘N’ è quella di Luca Nardi. Il giovane tennista italiano ha compiuto una vera e propria impresa eliminando Novak Djokovic da Indian Wells. Una vittoria contro ogni pronostico che parte da una cameretta e arriva direttamente sul cemento del Masters 1000 americano.
Chi è Luca Nardi? Il poster di Djokovic in cameretta e la vittoria da record
Chi è Luca Nardi? Partiamo da questa domanda. Gli appassionati di tennis lo conoscevano già di sicuro, ma il suo nome al grande pubblico era sconosciuto fino a questa notte. Lo ammette lui stesso: “penso che prima di questa notte nessuno mi conoscesse. Alla fine non so come sono riuscito a tenere duro. Penso sia stato un miracolo, perché sono un ragazzo di 20 anni, fuori dai primi cento al mondo, che è riuscito a battere Novak. È pazzesco“.
In queste parole è riassunto Luca Nardi, un ragazzo umile, tennista giovane e acerbo, ma con un ottimo potenziale. Da bambino in cameretta aveva il poster di Novak Djokovic, il suo idolo, un giorno sognava di affrontarlo e batterlo come ogni bambino sogna di vestire la maglia della sua squadra del cuore o di giocare insieme al suo giocatore preferito. Sogni che per la quasi totalità dei ragazzini rimangono tali. Ma non per Luca Nardi: lui l’ha realizzato, clamorosamente.
A 20 anni, il tennista di Pesaro ha sorpreso Djokovic sul cemento di Indian Wells, torneo dal quale mancava dal 2019 e che il serbo voleva tornare a vincere dopo le polemiche del passato. Ci dovrà riprovare l’anno prossimo. Il numero 1 al mondo ha perso contro il 123 del ranking ATP, eliminato nelle qualificazioni e poi ripescato come lucky loser direttamente al secondo turno a causa del forfait di Etcheverry. Appena 3 le vittorie all’attivo per Nardi prima dell’esordio a Indian Wells. Zhang (primo successo su un top 50) è stato il primo a capitolare, poi è toccato a Djokovic che non aveva mai perso con un tennista dal ranking così basso (il ‘record’ era di Kevin Anderson, n° 122 ATP, nel 2008!).
Vinto il primo set 6-4, nel secondo ha subito il ritorno di Nole (6-3) pur continuando a giocare a un altissimo livello, e nel terzo ha portato a termine il suo capolavoro: 6-3 con 12 vincenti a 2 e Djokovic eliminato dopo due ore e 20 minuti di show. Una partita perfetta, giocata con coraggio e qualità. Al termine del match si è preso anche i complimenti di Djokovic che, con se stesso, è stato decisamente più duro. Lunedì Luca Nardi sarà almeno numero 96 al mondo, ma Indian Wells continua e il finale del suo film deve ancora essere scritto.