DeMarcus Cousins e la questione razzismo: “più volte chiamato negro dai tifosi, l’NBA mi ha detto di non reagire ma…”

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DeMarcus Cousins denuncia episodi di razzismo dei quali è stato vittima in passato: il centro degli Warriors chiede alla lega NBA una risposta concreta

Spesso lo sport è lo specchio della società e anche l’NBA non fa eccezione. Di recente, il basket a stelle e strisce ha avuto a che fare con alcuni episodi di razzismo, sporadici va detto, ma che sono balzati al centro delle cronache sportive di tutto il mondo. Clamoroso quello che ha coinvolto Russell Westbrook, multato per aver risposto a tono agli insulti razzisti di un fan dei Jazz (poi radiato a vita dall’arena). A tornare sull’argomento è stato DeMarcus Cousins che di recente ha parlato pubblicamente di alcuni episodi di razzismo dei quali è stato vittima durante la carriera.

Il centro degli Warriors ha chiesto una risposta concreta da parte della lega che solitamente chiede ai suoi giocatori di ‘ignorare’ tali provocazioni: “oh, mi hanno chiamato negro, ed è folle, perché mi è successo più di una volta. L’ho detto alla lega, e sai, avrei potuto rispondere in qualsiasi modo, ma sarei stato multato comunque. Ovviamente è diventato un problema più grande ora con Russ Westbrook, ma lui è stato multato comunque. Non lo capisco. Siamo noi il ‘prodotto’. Noi mandiamo avanti la lega, quindi non lo capisco. Quand’è che la nostra sicurezza diventerà importante? Non voglio fare il nome di una città o di una squadra, non sto tentando di apporre un’etichetta su un’intera tifoseria. Ci sono persone ignoranti in ogni città, mettiamola così. La lega ti dice di ignorarli, in qualsiasi situazione, ma quante volte dovrei fare finta di niente? Visto da dove vengo (Mobile, Alabama, ndr) sono stati fortunati ad andarene solo con una risposta. Penso la questione sia diventata virale con tutta la faccenda di Russ. Sono sicuro che abbia avuto una parte in tutto questo. Lui ha avuto molti problemi, sempre nella stessa città. C’è anche quel video del fan che fa il dito medio a Russ. Cioè, da quando le partite sono diventate così serie per i tifosi? Perché sei così arrabbiato? Il ragazzo è letteralmente lì fuori a mandare un pallone in un canestro. Perché sei così arrabbiato?”.

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