La sfuriata di Serena Williams durante la finale US Open femminile contro Osaka ha fatto il giro del mondo. La 23 volte campionessa Slam è stata accusata dall’arbitro di coaching con il suo angolo e punita con un warning. Serena Williams ha perso letteralmente la calma, andando prima a protesta e successivamente spaccando una racchetta e insultando l’arbitro nel corso del match. Due episodi che gli sono valsi altri due warning e un penalty point. Serena Williams ha chiarito le sue ragioni in conferenza stampa, ma nel post gara coach Mouratoglou (inquadrato dalle telecamere durante il gesto incriminato) è stato costretto ad ammettere di aver infranto le regole: “sì, ho fatto coaching, ma lo stesso giudice di sedia non ha visto far la stessa cosa a Sascha (coach di Osaka, ndr) o Nadal, che per le stesse azioni non hanno ricevuto alcun warning”.
Su Twitter Mouratoglou ha poi aggiunto: “la stella dello show è stata di nuovo l’arbitro. Per la seconda volta in questo Us Open e per la terza volta in finale (2004 contro Capriati, 2009 contro Clijsters, in realtà semifinale, ndr). Dovrebbe essergli consentito di influenzare i risultati delle partite? Quando decideremo che questo non dovrà mai più accadere?“.
Gesture that started it all. pic.twitter.com/x96q2NBHQ8
— ?arcusD (@_MarcusD2_) 8 settembre 2018
— ?arcusD (@_MarcusD2_) 8 settembre 2018

