Verstappen in Mercedes ed il ruolo di Jos, Hamilton sicuro: “non fa parte della squadra”

Max Verstappen potrebbe diventare presto un pilota Mercedes? Lewis Hamilton conferma l'interesse del team e commenta il ruolo di papà Jos

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Max Verstappen è uno degli uomini della Formula 1 più chiacchierati del momento e non solo per le sue prestazioni in pista e per la vittoria in Bahrain, primo round della stagione 2024, ma per il suo futuro incerto.

Dopo lo scandalo Red Bull, con Horner indagato per comportamento inappropriato, Verstappen si sta guardando intorno e papà Jos ha già avuto contatti con la Mercedes.

Il team di Brackley non vuole farsi scappare questa clamorosa opportunità e vista la prossima partenza di Lewis Hamilton, che nel 2025 inizierà una nuova avventura con la Ferrari, Toto Wolff sta cercando di avere un sostituto di un certo peso.

Mercedes interessata a Max Verstappen, la conferma di Lewis Hamilton

Alla vigilia del GP dell’Arabia Saudita, in programma per sabato pomeriggio, Lewis Hamilton ha confermato ai microfoni di Sky UK che la sua attuale squadra, la Mercedes, è interessata a Max Verstappen.

Sono sicuro che Max Verstappen sia sulla lista della Mercedes. Ma sono anche abbastanza certo che sia concentrato sul presente e inoltre non vedo perché debba lasciare una macchina così bella“, ha affermato il britannico. “Saranno davvero interessanti i prossimi sei mesi o giù di lì. Non ho altri scoop…”, ha aggiunto Hamilton.

Lewis Hamilton e la reazione di Jos Verstappen

Lewis Hamilton ha parlato poi anche del padre di Max, Jos Verstappen, commentando il suo comportamento legato allo scandalo Horner: “non ho i dettagli. Ma alla fine non fa parte della squadra, è un padre. Quindi è un’opinione sicuramente non utile“, ha affermato il britannico, che allontanò il padre Anthony dal team anni fa.

C’è una linea sottile su cui camminare. Dipende dal rapporto che ogni persona ha con il proprio padre. Non so cosa abbiano, si sentono certe cose, ma Max è un adulto, un campione e sono sicuro che prenderà le sue decisioni. In questo mondo è facile che l’atleta si confonda con ciò che gli dice all’orecchio e non ti guidi nel miglior modo possibile. Non sto dicendo che sia così, perché lo stanno facendo molto bene. Ma ne ho parlato con altri atleti, ad esempio nel tennis, l’ho visto e l’ho sperimentato, a volte non hai la massima concentrazione intorno a te e questo ti porta a prendere decisioni sbagliate o a non essere al tuo miglior livello. Non è così perché sta andando molto bene, ma un padre è un padre. E quando c’è di mezzo il business, di solito è difficile“, ha concluso.

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