Djokovic oltre il virus intestinale, vittorioso a Parigi nonostante le restrizioni: “mangiavo una sola volta al giorno”

Le confessioni di Novak Djokovic sulla sua settimana di fuoco al torneo di Parigi-Bercy: come è sopravvissuto al virus intestinale

SportFair

Novak Djokovic è inarrestabile! Il tennista serbo ha conquistato domenica il suo 40° Masters 1000 battendo nella finale di Parigi-Bercy Grigor Dimitrov.

Il numero 1 al mondo ha dovuto sconfiggere anche un altro avversario, il virus intestinale, che lo ha tartassato per quasi tutta la durata del torneo. Nella conferenza stampa post vittoria, Djokovic ha parlato proprio del suo malessere e di come è sopravvissuto al virus.

Le rivelazioni di Djokovic

Uno dei giornalisti accreditati all’evento gli ha chiesto un consiglio per la moglie, che secondo lui soffriva di problemi di stomaco. “Non posso dirti cosa dovresti prendere, perché non sono un medico, quindi non posso dare consigli medici. Ognuno è diverso, ma per me l’idratazione è la chiave di tutto. Non posso parlare a nome di tua moglie o di chiunque altro su quale tipo di dieta aiuta o non aiuta. Non ho potuto mangiare molto in questi giorni, quindi ho mangiato solo una volta al giorno e poi nient’altro. Ho solo bevuto tanti liquidi, perché qualsiasi cosa avessi messo in bocca sarebbe andata via molto velocemente“, ha rivelato ridendo.

Djokovic ha ammesso che a causa del regime imposto si sentiva “stordito, sempre disidratato, debole. Ma immagino che per un atleta professionista, una volta che sei in pista, una cosa sia molto chiara: o ti lasci dominare dalle circostanze e dalle sensazioni che provi in ​​quel momento oppure cerchi di dominarle in qualche modo. Non esiste una via di mezzo. Quindi o ti ritiri o regali la partita, oppure cerchi di prendere l’energia dall’adrenalina che senti dalla gente, dallo slancio che senti in campo. Questo è ciò che mi ha aiutato ad avere una spinta in più, un’energia in più questa settimana“, ha aggiunto il numero uno del mondo.

Ma ho problemi di stomaco come chiunque altro. Forse a me è durato meno che a tua moglie, non ne sono sicuro, ma sono stati tre, quattro giorni di grande lotta. Quindi oggi (domenica) è il primo giorno in cui mi sento come se tutto questo fosse alle mie spalle. Mi dispiace di non aver potuto dare un consiglio migliore. Non esiste davvero alcuna cura, immagino“, ha concluso.

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