Inchiesta Juve, Maria Cristina Zoppo: “mai vista una roba del genere”

Nuove rivelazioni sull'inchiesta che ha travolto la Juventus: le confessioni di Maria Cristina Zoppo

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Continuano ad arrivare nuove rivelazioni sull’inchiesta Prisma, lo scandalo che ha travolto la Juventus. Il club bianconero ha presentato ricorso contro i 15 punti di penalizzazione da scontare nella stagione in corso in relazione allo scandalo delle plusvalenze fittizie. Il club bianconero è stato accusato di aver sovrastimato il valore dei calciatori nelle trattative di calciomercato con altri club in Italia ed all’estero. La sentenza è prevista entro gli ultimi giorni di marzo.

Poi sarà il turno della seconda inchiesta, quella sul secondo filone delle plusvalenze fittizie e sulla manovra stipendi. Nel mirino anche il pagamento degli stipendi nei primi mesi della pandemia. I giocatori avrebbero rinunciato solo ad una mensilità e non a quattro come confermato ufficialmente dal club bianconero.

Elkann Agnelli
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Le dichiarazioni di Maria Cristina Zoppo

Continuano ad arrivare rivelazioni e la situazione del club bianconero peggiora. Si è sentita ‘quasi sbeffeggiata’, altre volte ‘colpita e attaccata’, pur di svolgere al meglio l’attività di controllo da componente del collegio sindacale. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ sono queste le dichiarazioni rilasciate ai pm da Maria Cristina Zoppo in carica dal 29 ottobre 2021 fino alle dimissioni del 5 gennaio scorso. “Era la tempesta perfetta”, la confessione.

“Da settembre in poi c’è stata un’escalation di momenti di gestione societaria su cui io non riuscivo più a capire perché ci si volesse incanalare in un processo di valutazione di poste di bilancio oggettivamente poco condivisibile. Noi eravamo venuti a conoscenza dell’esistenza delle carte della Procura che evidenziavano un breach nei sistemi di controllo (side letter)”.

Il cda approvò comunque il bilancio “senza avere contezza dell’esito dell’attività del revisore”, che avrebbe poi presentato rilievi. “Perché accettare questi rilievi, è una mia conclusione, avrebbe potuto sgonfiare tutta la linea difensiva in sede penale”. Il consiglio voleva spostare l’assemblea, ma “senza alcun impegno o previsione” di rivedere i conti: “su questo punto è iniziato lo scontro, il challenge con il CdA”.

Agnelli Juventus
Foto Ansa

Il rischio di sanzioni sportive non interessava al collegio sindacale, “perché se un bilancio è non corretto, è non corretto. Non mi è capitato che gli avvocati avessero un peso così significativo”. Sulle plusvalenze: “abbiamo parlato con il revisore e abbiamo ritenuto che il metodo da lui utilizzato conducesse ad esiti non irragionevoli”. 

Il 25 novembre Daniele Marilungo chiama Zoppo per annunciare le dimissioni: “loro volevano spingere ad arrivare subito alla deliberazione, approvare il bilancio. Abbiamo denunciato a Consob che mancavano al 23 dicembre 2022 i verbali del 24 e del 28 novembre, anche il 20 lo abbiamo solo in bozza. Preciso che non sono una persona che lascia, è la prima volta in tanti anni di carriera”. 

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