Juventus, è un incubo: multa record e rischio fallimento

La Juventus rischia una multa pesantissima e il rischio è quello del fallimento: le indiscrezioni sui bianconeri

SportFair

La situazione in casa Juventus è sempre più delicata, continuano ad arrivare nuovi aggiornamenti sullo scandalo che ha travolto il club bianconero. La prima sentenza è stata una vera e propria stangata, 15 punti di penalizzazione. Il club è pronto a presentare ricorso, ma la situazione rischia di generare in attesa dei prossimi gradi di giudizio e sulla nuova indagine.

La sentenza della Corte d’Appello è stata pesantissima, addirittura più severa della richiesta iniziale di 9 punti penalizzazione e anche i provvedimenti nei confronti dei dirigenti sono stati durissimi. L’accusa contro la Juventus è quella di aver sovrastimato il valore dei calciatori nelle trattative di calciomercato con altre società in Italia e all’estero, un ‘giochetto’ utilizzato per sistemare il bilancio.

La situazione del club bianconero è peggiorata dopo la pubblicazione delle ultime intercettazioni, sono emersi nuovi dettagli e la decisione è stata quella di riaprire il caso. Le altre squadre non sono state graziate, semplicemente non sono emersi nuovi dettagli rispetto alla prima valutazione.

Andrea Agnelli
Foto di Alessandro di Marco / Ansa

Il club bianconero aspetta le motivazioni della sentenza ed è pronto a presentare il ricorso contro la penalizzazione. Entro febbraio arriverà il provvedimento definitivo sul primo filone, due le strade: la conferma dei 15 punti o l’assoluzione, non è infatti prevista la riduzione dei punti. Poi sarà il turno delle seconda fase, la decisione è stata quella di ‘unire’ le indagini su plusvalenze e manovra stipendi, arriverà dunque una sentenza unica.

Anche il secondo filone preoccupa la Juventus e anche altre squadre di Serie A e Serie B. A rischiare non sarà solo il club bianconero, ma con ogni probabilità anche gli altri club considerati legati da rapporti di ‘partnership opaca’ con la Juventus. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore la penalizzazione dei bianconeri potrebbe addirittura raddoppiare e passare a -30.

Agnelli, Nedved e Paratici
Foto di Maurizio Brambatti / Ansa

La manovra stipendi

Infine la manovra degli stipendi, la vicenda considerata alla vigilia più delicata. L’accusa è quella di aver fatto firmare ai calciatori scritture private per il pagamento posticipato degli stipendi nei primi mesi della pandemia da Covid. I dettagli sono emersi anche della pubblicazione della Chat, attraverso il gruppo Whatsapp ‘Juventus Team’.

In poche parole, la Juventus chiede il sacrificio ai calciatori per la rinuncia a quattro mensilità. La squadra accetta di rinunciare ad una mensilità, per le altre tre il club avrebbe firmato scritture private con la promessa di corrispondere gli stipendi nell’arco della stagione successiva.

L’accordo non corrisponde a quanto comunicato ufficialmente: il club aveva fatto intendere la rinuncia dei calciatori a quattro mensilità, la promessa invece prevedeva il pagamento anche delle altre tre successive. La Juventus chiede di non rendere pubblico il contenuto dell’accordo.

I reati contestati al club sono falso in bilancio e false comunicazioni rivolte al mercato. In merito alla manovra stipendi anche i calciatori rischiano la squalifica di un mese. Secondo le ultime indiscrezioni la penalizzazione totale potrebbe oscillare anche tra i -30 e i -40 punti.

La multa milionaria e il rischio fallimento

Le conseguenze per il club bianconero rischiano di diventare drammatiche, addirittura da mettere a serio rischio la continuità aziendale. Oltre al danno sportivo il pericolo è quello di un danno irreparabile dal punto di vista societario. Paolo Ziliani, giornalista molto vicino alla vicenda dei bianconeri, ha pubblicato nuovi tweet sconvolgenti sul club bianconero.

Il primo riguarda la seconda sentenza: “Come ho già avuto modo di spiegare, così come la prima penalizzazione (-15) toglie ragionevolmente alla Juventus la possibilità di qualificarsi per le coppe, la prossima penalità, dovendo essere afflittiva, la priverà del susseguente diritto: quello di restare in Serie A”, il messaggio di Ziliani che ipotizza una sentenza capace di condannare il club alla retrocessione in Serie B.

Juventus
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Un’altra situazione rischia di travolgere il club bianconero: oltre ai punti di penalizzazione potrebbe arrivare un’ammenda clamorosa: “anche se a tutti la cosa che più interessa sapere è se la Juventus manterrà il posto in serie A oppure no, se l’UEFA la escluderà dalle coppe, se perderà uno o più scudetti, un aspetto cui pochi guardano è quello delle ammende cui andrà incontro: beh, saranno enormi”. 

Poi entra nei dettagli: “quindi anche qui c’è una “pattuizione illecita” (non depositata in Lega) e provata di 90 milioni. E appunto 90 sono i milioni di ammenda minima che il club sarà chiamato a pagare a patto che i giudici non la portino al doppio (180) o al triplo (270) dell’ammontare. Fate voi i conti. Magari aggiungendo i mille pagamenti mai iscritti a bilancio, quindi illegali, emersi per operazioni di mercato opache come quelle condotte coi “club amici” tipo Atalanta e Sassuolo: vedi la scrittura non federale per Muratore ceduto poi a 8 milioni”.

operazione Kulusevski

“La realtà è che sulla Juventus sta per abbattersi un ciclone che potrebbe spazzarla dalla faccia della terra. Saranno decine e forse centinaia i milioni che il club dovrà pagare per i suoi innumerevoli e smaccati reati finanziari. Il tariffario CGS parla chiaro”, la multa rischia di diventare così pesante da non poter permettere alla Juventus di sopravvivere, addirittura dai 90 ai 270 milioni di euro.

“Tutto ciò senza considerare i processi in ambito penale e civile cui i dirigenti, Agnelli in testa, e la Juventus come persona giuridica andranno poi incontro. Anche qui i risarcimenti cadranno a pioggia e i reati commessi prevedono davvero, ove provati, la galera”. “Insomma, si può dire fin da ora che Agnelli ha fatto più danni di Moggi e Giraudo e lascia dietro di sè solo macerie. Un club distrutto da cui tutti scapperanno, che l’Europa metterà al bando e che sarà difficile ritrovare ancora in serie A o in B l’estate prossima”. 

Finita? Macché. “Dimenticavamo. L’art. 31 comma 8 del Codice GS, ammende a parte, prevede anche l’eventuale “penalizzazione di uno o più punti in classifica”. Ebbene, le due manovre hanno comportato 23 illeciti di tesserati nel 2019-20 e 17 nel 2020-21. Fanno 40. Gravi. Provati”, continua Ziliani.“Ma pensare a una banale penalizzazione che si aggiunga al -15 del caso plusvalenze, un -30 o un -40, è ingenuo. Perchè la gravità e la vastità dell’illecito commesso rimandano all’art. 8 comma 1 che parla di retrocessione, esclusione dal campionato, revoca del titolo.

I 40 giorni di supplemento indagine chiesti da Chinè la dicono lunga: la Procura sa di trovarsi davanti a un illecito così gigantesco, pianificato e ramificato, oltre che conclamato e provato, da non poter pensare di trattarlo con mano leggera. Fino alla fine dicevano. Già (fine)“.

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