Matteo Berrettini, behind the scenes: cinema, rap e moda. E quel bambino che oggi sfida la Trinità del tennis

Matteo Berrettini a 360 gradi: dai gusti musicali alla passione per i film di... Batman, il tennista azzurro si racconta ai microfoni di SportFair alla vigilia del match contro Djokovic al Roland Garros

SportFair

Manca poco, pochissimo ormai al grande giorno: domani, a Parigi, Matteo Berrettini sfida Novak Djokovic nei quarti di finale del Roland Garros. Un match che si prospetta spettacolare e avvincente, col numero 1 al mondo che arriva da una partita impegnativa, soprattutto nei primi due set, contro un ottimo Musetti, che è riuscito a metterlo in difficoltà, per poi cedere al serbo e soprattutto ad alcune problematiche fisiche, che non gli hanno consentito di proseguire, portandolo al ritiro nel quinto set.

matteo berrettini
Foto di Gabriele Seghizzi

Domani per Djokovic ci sarà un altro italiano, Matteo Berrettini, numero 9 al mondo, più esperto di Musetti e, soprattutto, con qualche giorno in più di riposo grazie al forfait di Roger Federer. E proprio tra un allenamento e l’altro, durante qualche momento di relax in queste giornate senza match, Matteo Berrettini, atleta Red Bull ci ha concesso un po’ del suo tempo, rispondendo alle nostre domande.

Nella nostra intervista Matteo spazia dalle sfide in campo con i big 3 al padel, fino a parlare delle sue preferenze per quanto riguarda musica, moda, cibo e serie tv e film.

Il tennis è stato sempre il tuo ‘obiettivo’ o da bambino nutrivi sogni differenti?

matteo berrettini
Foto di Gabriele Seghizzi

“Ho iniziato a giocare a tennis a 7 anni e pur praticando anche altri sport non ho mai pensato di cimentarmi agonisticamente in altre discipline. In realtà anche nel tennis avevo dei “sogni nel cassetto” ma non mi aspettavo di diventare un professionista a questi livelli. Avevo ed ho tutt’ora molte altre passioni, tra cui quella per gli animali, che cerco di coltivare seppur con pochissimo tempo a disposizione”.

Nella tua carriera hai avuto modo di affrontare in campo i big3: cosa pensi di Djokovic, Nadal e Federer? Come bisogna affrontarli e che differenza c’è tra loro?

matteo berrettini
Foto di Gabriele Seghizzi

“I big 3 sono completamente diversi dagli altri e tra se stessi. Djokovic è un giocatore incredibilmente regolare e sulle superfici dure ha raggiunto livelli di qualità tennistica incredibili. Nadal essendo mancino ti costringe a cambiare tutte le traiettorie abituali ed è di fatto il miglior giocatore della storia sulla terra rossa. Federer ha il gioco più vario dei tre ed è anche quello che sull’erba ha avuto i risultati migliori in assoluto. Tre giocatori diversi che hanno dominato sulle tre superfici principali. Cosa bisogna fare per batterli? Purtroppo non lo so ancora visto che ho sempre perso con loro…”.

Hai qualche rituale scaramantico?

“In generale non credo molto nella scaramanzia ma credo nella routine. Ci sono diverse cose che faccio con metodo per far si che io sia pronto ad affrontare i match ma non sono la persona che se non le fa crede che sia più difficile raggiungere i risultati sperati o che se perde dà la colpa ai mancati rituali pre partita”.

Opelka ha raccontato che a volte, prima di una partita, per via della sua grande passione per l’arte e la musica, partecipa ad eventi, concerti o visita musei e gallerie d’arte. Tu, invece, come trascorri le ore che precedono un match?

matteo berrettini
Foto di Gabriele Seghizzi

“Dipende da torneo a torneo ma normalmente cerco di stare tranquillo, guardare una serie TV, un film o leggere un libro. Prima del covid poteva capitare di fare due passi la sera prima per vedere la città. Semplicemente cerco di non crearmi troppe tensioni e di non far si che il match che andrò a giocare sia l’unico pensiero della giornata”.

Seppur in ritardo rispetto agli altri paesi, anche in Italia sta prendendo piede il padel. Cosa pensi di questo sport? Ci hai giocato oppure al momento non ti incuriosisce?

“Credo che il padel abbia preso piede perché è uno sport molto coinvolgente, facile da imparare fin da subito e collettivo. Io ci ho giocato diverse volte e mi piace ma, colpendo già un enorme numero di palline, cerco di non giocarci troppo e soprattutto di non incorrere in infortuni evitabili”.

Da tuo nonno hai ereditato la fede per la Fiorentina. Cosa pensi della scelta della società di affidare la panchina a Gattuso? Secondo te è l’uomo giusto per rilanciare la Viola?

“Si in famiglia siamo tutti Fiorentini anche perché sia mio nonno che mio padre sono di Firenze. Credo che Gattuso abbia tutti i requisiti tecnici e caratteriali per fare bene anche con la Viola. Non mi intendo così tanto di calcio da poter dare consigli ma faccio solo un grande in bocca al lupo alla squadra e al nuovo mister per la prossima stagione”.

Musica, spettacolo, cinema, moda e cibo che rapporto hai con questi mondi? Cosa non può mancare mai nel tuo outfit? Quale cantante o canzone non deve mai mancare nella tua playlist? Quale programma, serie tv o film rivedresti più e più volte? A quale piatto, infine, non riusciresti proprio a rinunciare?

matteo berrettini
Foto di Gabriele Seghizzi

“Essendo italiano musica, cinema, moda e cibo fanno parte integrante della mia vita. Viaggiando per il mondo spesso mi manca il mangiare una buona pizza o un bel piatto di pasta. Per il cinema vedo diverse serie TV e apprezzo molto i film di Christopher Nolan (soprattutto la trilogia di Batman). Sono per un outfit semplice e mi sento a mio agio con un paio di jeans e una camicia di lino. Mi piace indossare anche le felpe con cappuccio e preferisco outfit larghi invece che quelli troppo stretti. In tema di Musica spazio molto anche in base al mood del momento. Passo da Pino Daniele a Salmo e Marracash. Anche sugli artisti non italiani cerco di ascoltare cantanti diversi passando dai rapper americani ai Red Hot Chili Peppers”.

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