Quando il Valencia provò a convincere Gignac offrendogli un prosciutto…

André-Pierre Gignac ha rivelato un curioso retroscena risalente al 2010, quando il Valencia provò a convincerlo ad accettare la propria proposta offrendogli un prosciutto

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All’età di 35 anni continua a segnare senza sosta facendo la fortuna del Tigres, trascinato addirittura in finale nell’ultima edizione del Mondiale del Club, persa al cospetto del Bayern Monaco tritatutto.

Foto di EPA/Noushad Thekkayil / Ansa

André-Pierre Gignac non ha perso il suo atavico vizietto del gol, che gli ha permesso di costruirsi una carriera tutt’altro che anonima, caratterizzata anche da 36 presenze e 7 gol con la Nazionale francese. Adesso il suo posto è in Messico con la maglia del Tigres, di tornare a giocare in Europa nemmeno ci pensa, avendo trovato la sua dimensione in un club che lo ha messo al centro del proprio progetto.

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L’amore per il Marsiglia

Foto di EPA/Noushad Thekkayil / Ansa

Le offerte sul tavolo al momento sono poche, ma in passato André-Pierre Gignac è stato trattato dai migliori club europei. Intervistato ai microfoni di Top of the foot su RMC Sport, Gignac ha parlato di un momento particolare della sua carriera, ossia quando nel 2010 scelse di trasferirsi dal Tolosa al Marsiglia: “sono nato a Martigues, un paese a 40 chilometri da Marsiglia. Tutta la mia infanzia è stata caratterizzata dall’OM. La mia famiglia è tutta tifosa dell’OM e diciamo che giocarci era il mio sogno, così come quello di andare al Liverpool. Se adesso tornerei al Marsiglia? Lo dico in tutta sincerità: non hanno bisogno di me. Ma in futuro, come allenatore, perché no? Ho questa ambizione“.

Il prosciutto

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André-Pierre Gignac poi non ha nascosto un curioso aneddoto risalente proprio all’estate del 2010, quando decise di trasferirsi al Marsiglia. In quella finestra di mercato, anche il Valencia provò a tesserarlo senza però riuscirci, nonostante una mossa alquanto particolare e curiosa: “mi contattò in quell’occasione Unai Emery, parlammo a lungo di piani tattici ma alla fine decisi di rifiutare la loro offerta. Per convincermi, il Valencia mi mandò addirittura un buon jamon, un prosciutto davvero buono. Giuro che mi fecero venire davvero voglia di andarci“.

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