Le ere si susseguono, i tempi cambiano e la Champions League pare sia arrivata all’inevitabile cambio generazionale.
Lionel Messi e Cristiano Ronaldo cominciano a muoversi a grandi passi verso il passato, consegnando il presente e (soprattutto) il futuro a Erling Haaland e Kylian Mbappé, coloro che domineranno la massima competizione europea per i prossimi dieci anni e anche di più. Il passaggio di consegne pare essere arrivato proprio in questo 2021, che coincide con la contemporanea uscita di scena agli ottavi di finale sia di Ronaldo che di Messi: un avvenimento che non accadeva dalla stagione 2004/2005. Ben sedici anni fa è stata l’ultima volta che il portoghese e l’argentino non si qualificarono per i quarti, quasi un’era geologica, durante la quale CR7 e la Pulce non hanno avuto rivali.
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Declino
I rivali adesso sembrano finalmente arrivati, cancellando quell’aura di divinità che finora ha aleggiato intorno a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. La prematura uscita di scena in questa Champions League ha confermato questo declino, certificato anche dalle prestazioni fornite sia dal portoghese che l’argentino nel doppio confronto con Porto e Paris Saint-Germain. Impalpabile l’attaccante della Juventus, leggermente più in palla il 10 del Barcellona, autore di due gol che non sono serviti per passare il turno. Se Messi però si è arreso alla corazzata francese, molto più pesante è stata l’eliminazione di Ronaldo, uscito per la seconda volta consecutiva agli ottavi di finale insieme alla sua Juventus. Un crollo verticale, un declino inesorabile che ha coinvolto entrambe le leggende, delle quali ormai la Champions League non sembra più avere bisogno.
Cyborg Haaland
I numeri di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo restano impressionanti, ma sono destinati a cadere al cospetto di Erling Haaland, un’autentica macchina che disintegra record con la stessa facilità con cui beve un bicchiere d’acqua. Il norvegese ha già segnato 20 reti in Champions League in 14 partite giocate, annientando il precedente primato che apparteneva a Harry Kane. L’inglese aveva raggiunto quota 20 reti giocando 24 partite, ben dieci in più di Haaland. Per intenderci, Messi ha segnato il 20° gol in Champions alla 40ª presenza, mentre Ronaldo addirittura alla 56ª. Per il giocatore del Borussia Dortmund sono già 102 le reti in 147 partite da professionista, un traguardo raggiunto anche in questo caso con largo anticipo su Messi e Ronaldo. L’argentino ci ha messo 210 partite per arrivare a 100 gol, mentre CR7 ben 301. Come se non bastasse, Haaland è il più giovane ad aver segnato in sei partite consecutive in Champions e il più giovane ad aver realizzato una tripletta all’esordio. Infine, ha segnato 4 doppiette consecutive nella massima competizione europea, centrando un altro record.
Fenomeno Mbappé
A completare la nuova coppia di fenomeni non può che esserci Kylian Mbappé, protagonista dell’eliminazione di Lionel Messi dall’edizione 2020/2021 della Champions League. Il francese ha segnato 4 gol tra andata e ritorno ai catalani, diventando il primo giocatore della storia a segnare un poker alla formazione blaugrana in una sola stagione. Reti che sono servite anche a diventare il più giovane a realizzare 25 reti in Champions League, raggiungendo questo traguardo a 22 anni e 80 giorni, battendo il precedente primato che apparteneva a Messi (22 anni e 286 giorni). Difficile però che questo record resti in mano a Mbappé, considerando come Haaland sia già a quota 20 e abbia ancora 20 anni. Indipendentemente da chi si prenderà comunque questo primato, il futuro della Champions League è ormai nelle mani di questa nuova coppia d’oro, riuscita a soppiantare due leggende che in carriera hanno messo a segno ben 254 gol nella massima competizione europea. Numeri assurdi che, di questo passo, finiranno per essere riscritti grazie a due baby fenomeni che stanno trascinando la Champions in una nuova era: quella post Messi e Ronaldo.