“Le tracce di Coronavirus persistono nell’ano”, la Cina lancia il nuovo metodo dei ‘tamponi anali’

L'aumentare dei casi di Coronavirus in Cina ha fatto sì che il Paese lanciasse il metodo dei 'tamponi anali', più efficienti secondo i medici di quelli faringei e nasali

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La Cina è stato il primo Paese a fare i conti con il Coronavirus, riuscendo a tornare prima del resto del mondo a una parvenza di vita normale, facendo seguire regole ferree ai cittadini.

Coronavirus
Ian Forsyth/Getty Images

Negli ultimi giorni però i casi stanno aumentando, per questo motivo si è iniziato a usare su scala più ampia i ‘tamponi anali’, considerati più efficaci nella rilevazione del virus. Fino a questo momento, la Cina ha utilizzato principalmente test faringei e nasali, ma nelle prossime settimane verranno pianificati test di massa con la nuova formula.

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Il metodo dei tamponi anali

Vaccino
Mario Tama/Getty Images

Secondo quanto riferito da Li Tongzeng, medico in servizio presso l’ospedale Yoùan di Pechino, il metodo dei tamponi anali “può aumentare il tasso di affidabilità di rilevamento delle persone infette poiché le tracce del virus persistono più a lungo nell’ano che nel tratto respiratorio“. Inizialmente questo tipo di test non era considerato conveniente, ma l’aumento dei casi delle ultime settimane ha spinto la Cina a cambiare idea, incentivando il metodo del tampone anale per individuare con maggiore precisione i casi di Coronavirus.

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