Coppa Italia, la finale più cringe della storia: inno sbagliato, pubblico in stile Commodore 64 e partita soporifera

Inno nazionale sbagliato, pubblico 3D alquanto discutibile e una partita che regala emozioni solo fra recupero e rigori: il Napoli vince la finale di Coppa Italia più cringe della storia

SportFair

Il primo trofeo della nuova stagione è stato finalmente assegnato. Dopo la pausa forzata causata dall’emergenza Coronavirus, le big del nostro calcio sono tornate in campo per portare a termine la Coppa Italia che fa da antipasto alla ripresa della stagione di Serie A.

Sergio Sylvestre
Foto Getty / Marco Rosi

All’ultimo atto sono arrivate Napoli e Juventus che hanno disputato la finale più cringe della storia del torneo. Il primo campanello d’allarme era arrivato già alla vigilia con Sarri che rivendicava, con grande coraggio, i successi fra Serie D e Serie C a chi gli ricordava che in Italia non ha vinto niente (Scudetti o Coppe Italia, ndr). Poi la doppietta in rapida successione con il ‘comparto audio-video’. Prima Sergio Sylvestre sbaglia clamorosamente l’inno nazionale, dimenticandosi le parole a metà performance, gaffe resa più accentuata dallo stadio vuoto. Beh, fosse stato vuoto anche per i telespettatori…

Pubblico Coppa ItaliaIl pubblico da casa ha dovuto assistere a 90 minuti di coreografia virtuale in stile Commodore 64, un continuo sventolare di mini cartelloni in grado di generare emicrania e allucinazioni a chi guardava la partita dal divano. Carine le due curve, riempite con i colori sociali delle due squadre, orribile la tribuna con i ‘tifosi della (Coppa Italia)Coca-Cola‘, gruppo evidentemente neutrale in supporto della bibita gassata più famosa al mondo, nonchè nuovo sponsor del torneo. Dal caloroso sostegno mostrato incessantemente per 90 minuti, noncuranti della fatica e delle squadre in campo, sarà stato pubblico pagato e non pagante! Se attraverso la realtà virtuale si sono visti draghi volanti e leoni fiammeggianti in campo, in Coppa Italia siamo riusciti a far rimpiangere uno stadio vuoto. Imbarazzante.

dybala
Emilio Andreoli/Getty Images

E veniamo al calcio giocato. La partita è stata soporifera: la Juventus ha provato a partire forte, ma è calata quasi subito; il Napoli ha chiuso il bunker difensivo e ha provato ad affondare il colpo in contropiede. Vere emozioni solo nel finale quando Buffon ha evitato un gol già fatto con una grande parata. Rigori decisivi per il successo del Napoli che supera 4-2 la Juventus, tradita dagli errori di Dybala e Danilo. Segnalata la presenza di Cristiano Ronaldo, sfuggito alle telecamere per l’arco di tutti i 90 minuti più rigori.

La Coppa Italia nel nostro calcio non gode già di grande reputazione, venendo spesso snobbata da squadre e tifosi. Se lo spettacolo offerto è di questo livello, fra pessima organizzazione e squadre che pensano più a difendere che ad attaccare, non ci si deve poi stupire più di tanto.

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