La forza del trascinatore e l’umiltà del campione, Francesco Di Fulvio a SportFair a 6 mesi da Tokyo 2020: “ai giovani dico di divertirsi il più possibile”

Francesco Di Fulvio a 360 gradi: il campione italiano di pallanuoto si racconta in un'intervista a SportFair a 6 mesi dalle Olimpiadi di Tokyo 2020

SportFair

Un sabato speciale per il Settebello! La Nazionale maschile di pallanuoto ha asfaltato oggi la Georgia per 18-6, staccando direttamente il pass per i quarti di finale degli Europei 2020 in corso a Budapest.

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Un percorso netto, quello degli azzurri, che hanno conquistato tre vittorie su tre partite giocate e ora attendono di scoprire quale sarà la squadra da sfidare ai quarti, mercoledì prossimo. Tra i protagonisti della sfida di oggi c’è stato anche Francesco Di Fulvio, uomo fondamentale per questa Nazionale, che riesce sempre a dare il suo preziosissimo supporto. Nato in una famiglia di nuotatori e pallanuotisti, Di Fulvio ha fatto della sua grande passione il suo mestiere.

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Tante soddisfazioni per il giovane atleta, tra cui sicuramente la vittoria della medaglia d’oro ai Mondiali di Pallanuoto 2019. Seppur siano passati diversi mesi, le immagini di quella vittoria sono bene impresse nella mente di tutti i fan, ma soprattutto in quella dei giocatori che hanno vissuto in prima persona quell’avventura, entrando nella storia.

Vincere la medaglia d’oro significa veramente tanto, dopo la medaglia olimpica è la più importante, è stata veramente sofferta, abbiamo costruito questo successo da dopo Rio, nel senso che era un altro quadriennio. Dal 2017 si è aperto un nuovo capitolo, abbiamo lavorato duro, giocando anche un po’ male a volte, ma poi l’estate scorsa abbiamo fatto un ottimo Mondiale“, ha dichiarato a SportFair Francesco Di Fulvio, che in quella rassegna iridata è stato nominato anche miglior giocatore:ma non mi sento arrivato, penso ancora di migliorare tanto, non sono più un ragazzino di 18 anni ma non sono manco vecchio, ho 26 anni, la maturità sportiva si raggiunge a 28/29 anni circa penso di migliorare ancora personalmente e anche la squadra“.

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Proprio sulla rassegna iridata Di Fulvio ha raccontato: “non ci sono particolari episodi dietro la vittoria: abbiamo completamente cambiato atteggiamento dopo la partita con la Germania, l’ultima del girone, abbiamo completamente toccato un livello che il Settebello non aveva mai toccato, abbiamo giocato due partite veramente molto brutte quindi ci siamo guardati in faccia, abbiamo fatto un esame di coscienza abbiamo analizzato i nostri errori e siamo ripartiti da lì“.

settebello pallanuoto francesco di fulvio
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Adesso, però, il Settebello deve fare i conti con tante pressioni, arrivando alle Olimpiadi di Tokyo 2020 come squadra favorita: “abbiamo staccato il pass per Tokyo molto prima rispetto il 2016, che è stato un anno lunghissimo e pesantissimo. Quest’anno sarà un anno intenso ma più libero mentalmente, ci saranno comunque gli europei, la World League, tante partite col club, un anno pieno, tantissim epartite ma siamo fiduciosi, sono sicuro che arriveremo a Tokyo per giocarcela con chiunque. Non so se questo Settebello è il più forte della storia, giochiamo molto bene, abbiamo trovato una sorta di equilibrio in fase difensiva e dobbiamo continuare a migliorare sempre più questo fattore perchè la difesa deve darci la forza per poi andare in avanti e fare degli attacchi belli“.

settebello pallanuoto francesco di fulvio
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Vengo da una famiglia di pallanuotisti, ma soprattutto di sportivi, ora mio padre e mia madre nuotano, corrono, gli piace mantenersi in forma, con i miei fratelli non c’è stata mai rivalità, anzi, io ero il più piccolo di tutti e mi davano sempre consigli“, ha aggiunto Di Fulvio, impegnatissimo anche con la sua Pro Recco, a caccia del successo in Champions League, un successo che manca da troppo tempo: “con la Pro Recco siamo tra le favorite, giochiamo in casa la Final Eight di Champions League, arriviamo forse da favoriti ma ci sono molte squadre forti come noi, noi non ci nascondiamo, siamo partiti per vincere la Champions, cosa che non accade da 5 anni, vogliamo riportarla a Recco, ci sono squadre molto forti, secondo me sarà una Final Eight molto bella“.

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Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Sicuro di sè, ma sempre umile e con i piedi per terra, Di Fulvio ha poi voluto mandare un messaggio ai giovani: “dico loro di divertirsi il più possibile, può diventare il loro lavoro ma all’inizio parte come uno sport e un divertimento, se non c’è il divertimento non fa per te, io mi sono sempre divertito, sono sempre rimasto in più dentro l’acqua, anche quando mi allenavo a Pescara con l’under 15 poi rimanevo e mi allenavo anche con l’U17, mi piaceva anche se non giocavo. E’ una cosa che hai dentro, quindi non si può spiegare, per me è la mia vita, sono contentissimo di quello che faccio”.

francesco di fulvioEredi? Non penso ci debbano essere eredi di Francesco Di Fulvio, io non sono stato l’erede di nessuno, penso che ogni giocatore è diverso, ha caratteristiche diverse, ci sono molti giovani molto promettenti molto bravi, sono sicuro che faranno meglio di me“, ha aggiunto il campione del mondo prima di aprire una piccola parentesi sentimentale: “con Francesca va tutto bene, sono contento, certo è difficile conciliare la vita privata con quella sportiva, siamo entrambi impegnati, lei con l’università io con la pallanuoto, questo è un anno importante, lei si deve laureare io ho le Olimpiadi, ma sui social preferisco pubblicare foto delle mie passioni del mio lavoro piuttosto che mettere foto di vita privata e personale“.

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