Incidente Pozzovivo – Parla il medico della Bahrain Merida: “l’obiettivo primario è recuperare completamente l’uomo, al corridore ci penseremo dopo”

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Il medico della Bahrain Merida aggiorna sulle condizioni di Domenico Pozzovivo dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto ieri a Cosenza: le parole di Emilio Magni

Domenico Pozzovivo è stato travolto ieri da una macchina mentre si allenava per le strade di Cosenza per la Vuelta di Spagna, che adesso è invece costretto a saltare e guardare da casa, o addirittura dall’ospedale. Il corridore di Policoro non ha mai perso coscienza e non è mai stato in pericolo di vita, ma ha riportato terribili conseguenze sul suo corpo, che potrebbero anche costringerlo ad un ritiro forzato e a porre fine alla sua carriera, visti anche i suoi 36 anni.

Domenico soffre per la frattura di clavicola, omero e ulna del braccio sinistro; tibia e perone destri. Le fratture di omero, ulna e tibia sono esposte. Per quanto riguarda le costole, non è stato ancora definito il quadro esatto perché le immagini non sono chiare, quindi non si capisce se ci sono fratture o infrazioni. Ma, in questo momento e con questo quadro clinico, è un problema di gravità relativa. C’è una contusione polmonare, ma al momento non si evidenziano problemi ventilatori. Non è un quadro semplice, ma Pozzovivo, che dopo l’incidente, non ha mai perso conoscenza, è tranquillo e consapevole“, questa la diagnosi rivelata dal medico della Bahrain Merida.

Le fratture di omero e ulna verranno stabilizzate con fissatori esterni. La gamba destra è stata messa in trazione per allineare i monconi della frattura. Nelle prossime ore Pozzovivo verrà portato nel reparto di ortopedia. Serviranno poi ulteriori esami, tac e radiografie, per avere un quadro più preciso. Dovrà poi scegliere se restare a Cosenza o farsi trasferire in un altro ospedale. Noi come squadra abbiamo già provveduto ad allertare l’ospedale di Lugano, dove lui abita. E’ una bella batosta. L’obiettivo primario, anche considerando che Domenico ha 36 anni, è quello di recuperare completamente l’uomo. al corridore, eventualmente, ci penseremo in seguito“, ha aggiunto Emilio Magni.

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