Vuelta di Spagna, Chris Froome senza mezze parole: “la corsa la vinco io, sono venuto qui per fare la doppietta”

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Chris Froome mantiene la sua fermezza e continua a lavorare per conquistare la sua prima Vuelta di Spagna e di centrare la doppietta

LaPresse/EFE

Chris Froome nella diciassettesima tappa della Vuelta di Spagna ha perso oltre 40 secondi da Vincenzo Nibali e la classifica generale si è accorciata notevolmente. Il messinese della Bahrain Merida ha quasi dimezzato lo svantaggio (adesso è di 1’16” con quattro tappe da percorrere) e i giochi per la maglia rossa sono riaperti. Chris Froome però ha minimizzato questa debacle subita a Los Machucos: non è successo niente. Sto bene, la squadra sta bene e ho ancora un ampio margine di vantaggio – ha dichiarato la maglia rossa della Vuelta di Spagna come riportato da La Gazzetta dello Sport -. La Vuelta la vinco io. Credo di avere in parte pagato anche lo sforzo della crono di martedì. Sapevo che sarebbe stata una tappa molto dura, tipico finale della Vuelta. 

La tappa di sabato che porterà la carovana in rosso sull’Angliru sarà fondamentale per la vittoria finale. Tutti i big hanno intenzione di portare a casa un risultato importate o magari strappare la maglia all’avversario di turno nelle varie classifiche. I corridori aspettano con ansia questo giorno e Froome sa bene cosa lo aspetterà in quella salita. Il ciclista del Team Sky ha analizzato la diciannovesima tappa della Vuelta di Spagna: “che sono dure e forse quella di sabato con l’Angliru può essere considerata la più dura di tutta la Vuelta, non solo degli ultimi giorni. Poi la fatica continua a sommarsi con quella già accumulata – ha proseguito -. Però sono ottimista, mi sento molto bene. Sono felice della posizione in cui mi trovo”.

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Importante sarà il ruolo di Alberto Contador. Il corridore della Trek Segafredo alla sua ultima corsa in carriera sta correndo una perfetta Vuelta di Spagna. Ha recuperato lo svantaggio sui big e da qualche tappa sta puntando il podio. Froome ha parlato del ruolo che avrà il Pistolero nelle ultime tappe: Alberto è uno degli avversari più duri che ho avuto – ha continuato -. Anche stavolta ha saputo animare la corsa. Lui prende molti rischi. A volte gli va bene, altre meno. Stavolta è stato bravo e mi ha dato 1’18”. Proverà qualcosa per vincere una tappa o per salire sul podio”.

Infine Chris Froome ha svelato particolari importanti sulla Vuelta di Spagna e sul Tour de France: “il mio obiettivo, al 100 per cento, è sempre stato il Tour. La Vuelta, che è una corsa che mi piace tantissimo in una Nazione che mi incanta, è sempre stata secondaria, diciamo. Qui ho sempre pensato soprattutto a sopravvivere, perché la gara è dura tutte le volte – ha concluso -. Quest’anno, dopo l’esperienza del 2016, sono venuto per vincere. La stagione è stata basata sulla doppietta. Per questo ho iniziato l’annata in ritardo, e non ho mai cercato un picco di forma prima di andare al Tour. Tra l’altro, confermo che ho vinto la quarta maglia gialla pur non essendo al top della condizione”.

 

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