La seconda e ultima semifinale degli Australian Open, andata in scena quest’oggi, è durata poco più di un’ora. Il motivo? L’infortunio che ha costretto al ritiro Hyeon Chung, un modo piuttosto beffardo di concludere la prima semifinale Slam della carriera, per giunta davanti a Roger Federer. Il tennista coreano però si è dovuto arrendere ad un problema al piede spiegato successivamente in conferenza stampa. Nel corso dell’incontro con i media, una voce fuori campo (si pensa all’addetto stampa di Chung) ha chiarito la situazione:
“negli ultimi giorni Chung si era fatto limare delle vesciche ma queste hanno continuato a sovrapporsi ed accumularsi man mano che andava avanti. Ha giocato tante partite… Hanno provato a fargli un’iniezione per eliminare il dolore ma non ha funzionato. Quindi sono molto peggiori delle vesciche normali.”
Successivamente ha preso la parola Chung che ha spiegato come non sia riuscito a restare in campo a causa del dolore talmente forte da impedirgli addirittura di camminare:
“Penso di aver fatto la cosa giusta ritirandomi. Se avessi continuato a giocare male non sarebbe stato bello per i fan. Sono felice di aver raggiunto le semifinali, non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo. Non so quantificare il dolore che sentivo, so solo che mi faceva molto male. Ora non riesco più a camminare.”
