Si è chiusa con un’amara retrocessione la stagione della Spal, finita in Serie B al termine di un campionato giocato ben al di sotto dei propri standard.
Il presidente Mattioli ha voluto fare un bilancio degli ultimi 12 mesi in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo ds, puntando il dito contro quei calciatori che lo hanno tradito nelle ultime partite di campionato: “chiudiamo la parentesi di un anno non molto fortunato, dove sono stati commessi senz’altro errori. Il periodo del Coronavirus è stato molto particolare. Dopo Parma ci siamo fermati, ma non è stato facile. Sul finale disastroso hanno inciso molto le partite contro il Cagliari e il Milan. Mai pensavamo a un finale del genere. Feci un lungo discorso ai ragazzi, spiegando che volevo un finale di campionato dignitoso. Purtroppo non è successo e mi dispiace. Non mi aspettavo da loro un atteggiamento del genere, mi sono sentito tradito. Nell’ultima gara non li ho fatti giocare con i colori biancazzurri, ma con la seconda maglia proprio per quello“.
Interrogato poi sul futuro, il presidente Mattioli ha ammesso: “la nostra organizzazione rimarrà quella di un club di Serie A, nonostante la retrocessione in B. Il prossimo anno costruiremo una formazione importante che possa ambire a giocarsi le prime posizioni della classifica. Non abbiamo mai smesso di lavorare e siamo avanti con i tempi. Tanti giocatori hanno dato adesione per rimanere alla Spal anche in Serie B per riportarla subito in A. Ci ha fatto piacere, ma è logico che qualcuno dovrà uscire per questioni di budget. In entrata abbiamo bloccato 5-6 giocatori interessantissimi, che per la B saranno un valore aggiunto“.

