Un atto gravissimo è stato commesso a Salerno da alcuni psudo-tifosi della Salernitana, che hanno aggredito sotto casa la figlia di Gianluca Grassadonia, allenatore del Pescara che lunedì affronterà i granata nell’ultima giornata del campionato di Serie B. In caso di vittoria, la squadra campana festeggerebbe il ritorno in A dopo ben 22 anni, per questo motivo alcuni teppisti hanno pensato bene di intimidire Grassadonia e la sua famiglia in vista della partita. A rivelare l’accaduto è stata la moglie dell’allenatore del Pescara su Facebook: “dopo cinque giorni di minacce dirette alla nostra famiglia, quest’ultima follia è intollerabile. Nostra figlia è stata aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca… tutto questo per una partita di calcio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà, ma mi sembra chiaro che ora più che mai la nostra vita continuerà lontano da Salerno“.
La Salernitana stigmatizza
Immediatamente è arrivata la replica della Salernitana, che ha preso le distanze da quanto avvenuto: “l’U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca Grassadonia. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Si tratta di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre l’U.S. Salernitana 1919 compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali“.