Tennis, caso Moscarella: i legali del giudice di sedia replicano alla notizia della presunta radiazione da parte dell’ATP

Gianluca Moscarella al centro di una violenta polemica legata ad alcune sue esplicite frasi rivolte ad una raccattapalle minorenne durante il torneo di Firenze

Dopo la notizia circolata ieri della definitiva radiazione di Gianluca Moscarella da parte dell’ATP dal ruolo di giudice di sedia, i legali dell’arbitro italiano sono intervenuti a chiarire la questione. Moscarella è al centro di una querelle legata ad alcuni apprezzamenti rivolti nei confronti di una raccattapalle 17enne durante il Challenger di Firenze.

Ebbene, i legali di Moscarella, come detto, hanno diffuso un comunicato stampa a difesa del proprio assistito: “A seguito della diffusione sugli organi di stampa nazionale ed internazionale della notizia circa il presunto “allontanamento dal circuito ATP” di Gianluca Moscarella o la presunta “squalifica a vita” dello stesso, gli avvocati Fabio Iudica, Alessandra Carbone e Guido Gallovich, quali difensori del signor Gianluca Moscarella, intendono, nell’interesse tanto del proprio Assistito, quanto di una corretta e completa informazione, precisare quanto segue.

Al fine di evitare fraintendimenti, occorre tener distinto il legame lavorativo in essere tra il signor Moscarella ed ATP dalla sua qualifica di arbitro accreditato presso la Federazione Internazionale Tennis.

La relazione intercorrente tra ATP (quale ente di diritto privato) ed il signor Moscarella – inerente allo svolgimento, da parte di costui, della propria attività di arbitro nel circuito organizzato e gestito dalla menzionata società – si fonda su un contratto di collaborazione, il quale espressamente prevede in favore di ATP il diritto di recesso unilaterale dal medesimo in qualsiasi momento ed anche in assenza di una qualsivoglia motivazione.

Benché nessuna comunicazione sia, in tal senso, ancora giunta al signor Moscarella da parte dei soggetti chiamati ad esprimere validamente la volontà di ATP, ogni informazione a cui si riferisce la stampa, ove confermata, potrebbe, pertanto, essere letta solo quale esercizio di tale prerogativa contrattuale da parte di quest’ultima. Diversamente, il giudizio disciplinare sui fatti occorsi il 26 settembre 2019 durante il Challenger di Firenze è demandato ad un organo della Federazione Internazionale Tennis (il Disciplinary Panel) e, di conseguenza, diverso da ATP. È doveroso chiarire che tale procedimento – il quale è l’unico finalizzato all’accertamento di eventuali responsabilità sportive del signor Moscarella per i predetti accadimenti (comportanti un’eventuale squalifica) – è, ad oggi, ancora in corso di svolgimento“.

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