Superbike – Loris Baz, l’addio alla MotoGp e quel nome in comune con Capirossi: “mi chiamo così in suo onore”

Loris Baz dalla MotoGp alla Superbike: il francese tra dispiaceri e voglia di far bene

SportFair

Loris Baz non è più un pilota della MotoGp: il francese ha deciso di cambiare categoria e sfrecciare in pista in Superbike dopo un anno di difficoltà alla Avintia Racing, con la quale non è stato possibile riuscire a trovare un accordo per proseguire insieme l’esperienza nella categoria regina. Intervistato dai microfoni di GpOne.com, il pilota francese ha ripercorso la sua esperienza in MotoGp, spiegando i motivi dell’addio:

al mio arrivo in MotoGP trovai più di un detrattore, che avrebbe scommesso volentieri contro di me; per alcuni, io ero un pilota troppo alto e pesante, incapace di correre su una moto da Gran Premio. Pronosticarono solo qualche gara e tante delusioni per me, invece, al primo anno riuscii ad arrivare quarto a Misano con la Yamaha Forward e, nelle stagioni successive, ho dimostrato di andare forte con la Ducati Avintia. Considerando la mia stazza e le moto private che guidavo, sono orgoglioso della mia esperienza nella Top Class. Volevo rimanere, ma il team Avintia aveva altre priorità. Serviva un budget consistente per prolungare il nostro accordo, ed io ne ero sprovvisto, non avendo mai pagato per correre. Anche Hector Barbera ha lasciato il team, tornando in Moto2, per i motivi appena citati”.

Il francese ha poi aperto una piccola parentesi su Joahn Zarco, rookie dell’anno:

Johann ha avuto una stagione davvero bellissima, andando molto forte; è stato uno dei piloti più veloci arrivati con una moto satellite, ricordandomi Ben Spies al suo primo anno: il team Tech3 è, insieme a quello di Cecchinello, la squadra privata migliore, la Yamaha M1 era buona e lui si è trovato bene con il suo capotecnico. Nessuno se lo aspettava così forte e nulla arriva per caso o fortuna, lui ha meritato i risultati ottenuti. Quest’anno vedremo se Johann sarà ancora più competitivo”.

Infine un piccolo aneddoto legato al suo nome e al suo carattere grintoso e coraggioso:

i miei genitori erano nel mondo delle corse, mi hanno dato il nome Loris in onore di Capirossi. Di conseguenza, io ho iniziato ad ammirare Capirex, sino a diventarne un suo convinto tifoso, portando in gara lo stesso numero 65. Quali sono le caratteristiche con lui in comune? Bè, fisicamente poche: lui è basso ed io sono alto, però, la nostra guida è diversa ma… spero che la gente mi accosti a Capirossi, lui è una brava persona ed è riuscito a trasmettere la sua passione per le corse a tanti fans”.