Johann Zarco ha chiuso la seconda giornata di test a Sepang con un positivo sesto crono. Il francese della Tech3 ha continuato a lavorare sulla sua Yamaha 2017, riuscendo a raccogliere sensazioni più positive rispetto alla giornata di ieri, durante la quale aveva problemi con la moto, veloce per un solo giro. Più sereno, positivo e fiducioso oggi il pilota della Tech3, che, intervistato da Moto.it, ha così commentato la sua giornata in pista:
“Come avevo già detto ieri, con la M1 2017 riesco a essere più costante, la moto “mangia” meno le gomme, ma è più complicato essere veloce nel giro secco. Oggi lo sono stato: non pensavo proprio di riuscire a scendere sotto i 2’00. La moto ha un buon potenziale, in alcuni aspetti ho più confidenza, ma sono più confuso in altri: bisogna stare tranquilli, con la certezza che abbiamo la moto giusta, il team giusto e il pilota che può fare bene. La M1 2017 non è molto differente dalla 2016, ma è tutto un po’ più complicato, ci sono più “informazioni” da tenere sotto controllo. Io rimango con la menta libera, come l’anno scorso, convinto che questa moto abbia un buon potenziale da sfruttare”
Intervistato poi da GpOne.com Zarco ha aggiunto qualche altro dettaglio:
“Oggi ho utilizzato lo stesso telaio di ieri e di Valencia, ovvero quello 17.1, penso ci sia un potenziale importante da sfruttare. Gli altri piloti hanno migliorato, però fa piacere essere sotto i due minuti. Purtroppo mi manca un po’ di velocità, domani dovrò cercare di avere più ritmo, confrontandomi col team riguardo quale strada prendere. Penso di avere fiducia con la moto e di essere costante, ma fatico in termini di velocità, come ho già detto, oggi è stato un lunedì complicato. Ho provato a cambiare alcune cose, però non è andata nel verso sperato. Sul finale ho provato a spingere e sono felice per aver bloccato il crono sull’1’59”, anche se non me lo aspettavo. Il telaio? Purtroppo se non riuscirò a tirare fuori il meglio dalla moto dovrò cambiare, ma siamo solo al primo test“.
Infine non poteva mancare un commento sulle differenze tra la M1 2016 e quella 2017:
“Non è così diversa, ci sono diversi aspetti che condizionano, però può dipendere dal pilota, ad esempio, ma anche dal telaio o dal tracciato. Abbiamo visto che lo scorso anno i piloti hanno provati diverse soluzioni durante il Campionato”.