MotoGp – Dovizioso tra emozioni, rivali e futuro: “ho pianto come un bambino! Valentino? Se non c’è lui…”

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Andrea Dovizioso a cuore aperto: il ducatista non nasconde le emozioni e sul futuro…

Andrea Dovizioso
LaPresse/Stefano Porta

Un 2017 da sogno per Andrea Dovizioso. Il ducatista ha regalato a tutti i tifosi e al team di Borgo Panigale un grande sogno che però non è terminato come tutti speravano. Un secondo posto comunque stupefacente che ha mandato su di giri il ducatista e tutta la sua squadra, dandogli la carica e la consapevolezza giuste per disputare un 2018 sempre al top e in lotta con i migliori. Intervistato dal Corriere della Sera, il forlivese ha parlato della stagione terminata ormai da qualche mese, ma anche di quella futura. Il ducatista non ha potuto evitare di guardare e riguardare i momenti più belli della stagione, che gli sono ricomparsi davanti in tantissime occasioni:

“ho partecipato a parecchi eventi e mi sono allenato e divertito nelle gare di cross. Ho ricevuto un grande sostegno ovunque sia andato, quanta gente mi ha fatto rivivere quei momenti! Mi sono anche commosso…. Una volta ero a una cena di beneficenza assieme ad altri piloti. A sorpresa trasmettono un video con le mie sei vittorie commentate da Guido Meda e Mauro Sanchini (le voci di Sky ndr). E io come un bambino scoppio a piangere. Mi chiamano sul palco ma le parole si strozzano in gola. Provo a deglutire e… niente: tre minuti di scena muta. Alla fine scendo senza dire nulla. Ma è stato bellissimo lo stesso!”

Una stagione ricca di soddisfazioni che ha cambiato ‘l’immagine’ di Dovizioso:

“Abbastanza. Sono contento perché significa che sono entrato nel cuore delle persone, cosa che mi era sempre riuscita difficile per il mio modo pacato di essere. Dall’altro lato però non amo tanto essere famoso: mi piace fare una vita serena, le cose normali che fanno tutti, tipo andare in pizzeria”.

Impossibile poi non focalizzarsi sul futuro e sulla nuova stagione che sta per iniziare:

“sia io sia la squadra siamo consapevoli di quello che è successo e di che cosa ancora ci manca. È stata una stagione strepitosa ed è la base per la prossima. Sappiamo che cosa dobbiamo migliorare per giocarcela con le “superpotenze”, Honda e Yamaha. Siamo cresciuti nella gestione dell’elettronica e delle gomme. Ora dobbiamo riuscire a far girare la moto a centro curva come gli avversari, è un limite che abbiamo pagato caro soprattutto a Phillip Island e in certe piste dove non puoi frenare forte. L’Australia è stata la gara più brutta. La più importante invece il Mugello perché era la prima vittoria ed è il sogno di qualsiasi pilota italiano, e se guidi la Ducati te la porti dentro a vita… Ma è a Silverstone che siamo stati più bravi: non ero il più veloce ma la mia strategia è stata perfetta. Mi sono infilato nel posto giusto al momento giusto e ho anticipato tutte le mosse degli altri. L’abbiamo conquistata con il lavoro e con la tattica”.

Parlando dei rivali poi, Dovizioso si è soffermato su Valentino Rossi e il futuro della MotoGp senza di lui:

“A Misano non ha corso ed è stato un weekend molto diverso, anch’io ho provato una strana sensazione. Non me l’aspettavo. Valentino è grande in tutti i sensi: a livello di presenza, lo senti. Indipendentemente dal fatto che vada veloce o meno quel giorno. Cambia un bel po’ se non c’è. La Yamaha? Ritroveranno la bussola. Eravamo in cinque fino a tre quarti della stagione a lottare per il Mondiale e secondo me sarà ancora così quest’anno. Anzi potremmo essere anche in sette perché le moto buone non mancano”.

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