Trentotto anni e non sentirli. Anzi, Valentino Rossi sembra tutto meno che un pilota sulla via del tramonto. Voglia di ritiro? Nemmeno l’ombra. Entusiasmo? A palla, per dirla alla sua maniera, con quel tocco di ironia che non manca mai.
Alla soglia della nuova stagione di MotoGp, il ‘Dottore’ si prepara a dare la caccia al decimo titolo iridato della sua carriera, una piccola ossessione che coltiva dentro di sè e che lo spinge ad andare avanti oltre ogni legge della fisica. In attesa di scendere in pista per i primi test ufficiali, il pilota della Yamaha si è concesso ai microfoni della Gazzetta dello Sport, svelando i suoi propositi per questa stagione e non solo. “Stare lontano da casa ormai è normale, ci sono talmente abituato che quando non sarà più così non so come reagirò. La mia vita è da sempre questa. È bello, sto molto bene a Tavullia, ma dopo un po’ comincia a diventarti stretta e vien voglia di partire.

Stare in giro è il bello di questo lavoro. C’è tanta routine, ma è una vita che non ti annoia. Vado in moto, ma non ho mai pensato di farci un viaggio. Non mi piace moltissimo viaggiare in moto. Ma neppure in macchina. La moto per me non è quello, è più andare al limite in pista. Intorno a casa mi piace fare qualche giro, dritto in autostrada no, mi fa paura. Un posto dove andare? Direi New York, ci sono stato solo una volta e mi piacerebbe vederla meglio”. Mettendo da parte la vita privata, Valentino Rossi poi si concentra sulla MotoGp, partendo dal passaggio di Lorenzo in Ducati: “vedere Jorge in rosso non mi fa nessun effetto, ma sono curioso di vedere come andrà. Vedere se sarà, e quanto, competitivo, sarà una delle belle cose di quest’anno.
Ho sentito le parole di Domenicali, ma davvero non so cosa commentare. Viñales? Una bella bega. Speravo che fosse un po’ peggio di Lorenzo, invece è andato subito fortissimo e ora spero non sia meglio. Vinales è più giovane di Jorge, una generazione anche dopo Lorenzo. Grandissimo pilota Jorge, spero Maverick non sia ancora più forte“. Sul ritiro, invece, Rossi non ha dubbi: “ho avuto avversari fortissimi in carriera e non mi ha mai fatto smettere nessuno, quindi… penso che non succederà ora. O almeno lo spero. Dipenderà dai risultati“.

