Valentino Rossi non sarà in pista nel weekend di gara di San Marino e della Riviera di Rimini. Il Dottore si è procurato la frattura di tibia e perone durante un allenamento in enduro giovedì scorso e sta adesso lavorando sodo per recuperare e poter tornare in sella alla sua M1 il prima possibile.

Bisogna però non fare le cose troppo di fretta, ma con cautela e attenzione: “preferisco non parlare di Valentino, non mi sembra corretto, ci siamo sentiti ma lui seguirà il suo percorso e non mi sembra corretto forzarlo e dargli io delle date, istigarlo o mettergli in testa degli obiettivi, secondo me lui deve sentire come sta giorno per giorno“, queste le parole del Dottor Zasa della Clinica Mobile ai microfoni di Sky Sport.
“La clinica dice 40 giorni o anche di più, anche se dipende da tanti fattori, in alcuni casi si è recuperato anche prima ma è corretto quello che dice Vale, come ci si sveglia giorno per giorno, come evolve la situazione clinica e in base a quello decidere serenamente, il problema potrebbe essere rientrare troppo presto e avere molto dolore, un arto che si infiamma“, ha continuato. “A volte quando bisogna giocarsi qualcosa è utile anticipare ma potrebbe essere controproducente tornare troppo presto. Il feedback sarà la sensazione di Valentino e il dolore, e i segni di infiammazione ed edema e accumulo di liquidi. Il problema è proprio il dolore e l’infiammazione. L’infortunio di Crutchlow è una risposta a chi critica Valentino, siamo riusciti a bloccargli un dito con un piccolo tutore e vedremo“, ha concluso il Dottor Zasa.

