F1, Brawn dà il via alla rivoluzione: “vorrei un Gp a New York. Tagli alla Ferrari? Ecco la verità”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Ross Brawn svela i progetti di Liberty Media, sottolineando quali saranno le novità che la società americana introdurrà

Poche ore dopo le dichiarazioni di Bernie Ecclestone, che ha annunciato due giorni fa al giornale tedesco Auto Motor und Sport di essere stato “licenziato”, Liberty Media ha confermato la notizia in un comunicato.

LaPresse/Photo4
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Il gruppo statunitense ha annunciato che l’acquisizione per 8 miliardi di dollari è stata completata pochi giorni dopo aver ricevuto il consenso della FIA. Grazie a questa operazione, rientra nel circus Ross Brawn che sarà il nuovo Direttore Generale degli sport motoristici per Liberty Media: il mio sarà un ruolo operativo, nel senso che mi occuperò della quotidianità, in pista e fuori. Ad esempio che a livello televisivo tutto funzioni perfettamente” commenta l’ex ingegnere Ferrari ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Sostituire Ecclestone? No siamo in tre. Perché… un altro Bernie non esiste. Gli dobbiamo essere riconoscenti per quello che ha fatto per la F.1, questa è in fondo la sua creatura e spero che accetti il ruolo di presidente onorario. Ma era ora di cambiare la gestione. 

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Ci sarà un cambio di rotta. Con Carey presidente e a.d., io allo sport e Sean Bratches a marketing e media le decisioni saranno collegiali. E poi coinvolgeremo Fia, team e organizzatori. Negli ultimi anni ho visto una F.1 poco reattiva. Dobbiamo anche stare attenti a preservare l’essenza dei gran premi. Per quel che mi riguarda, dopo una fase di studio, dobbiamo pensare a un piano di 3-5 anni e introdurre gradualmente delle novità. Abbiamo la necessità di preservare i circuiti storici, ma mi piacerebbe anche che la F.1 sbarcasse a New York. Più in generale bisogna salvaguardare i gran premi che sono attraenti per il pubblico e producono utili”.

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Una delle novità che la Liberty Media vorrebbe inserire riguarda il taglio dei privilegi economici concessi a team storici come la Ferrari, Brawn però non si sbilancia: “ci sono contratti in essere sino al 2020 (il Patto della Concordia; n.d.r.) e sino ad allora tutto resterà invariato. Ma è chiaro che dovremo presto aprire negoziati per il futuro: anche qui servirà un compromesso per fare in modo che il campionato resti attraente per le grandi Case ma riesca ad essere sostenibile per i team privati, che restano indispensabili”.

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