Grazie al suo video gli inquirenti stanno provando a ricostruire la dinamica dell’incidente e cosa possa essere successe negli istanti precedenti, ma Alessandro Maestrini quel filmato non ha nemmeno il coraggio di rivederlo.
Il videomaker che ha registrato con il suo smartphone quanto accaduto ad Alex Zanardi venerdì scorso è stato ascoltato dal pm Serena Menicucci, che conduce l’inchiesta sullo scontro fra la handbike del campione paralimpico e un tir. Poco più di un’ora di interrogatorio, nel corso del quale il videomaker ha ripetuto quanto detto ai carabinieri: “quel filmato non l’ho riguardato, se non fino al momento nel quale sbanda. Non ho avuto la forza di andare oltre quei fotogrammi. Mi sono fermato prima perché non è semplice. La notte dormo poco e mi sveglio di soprassalto. Di fronte al magistrato bisogna dire la verità e io l’ho fatto. La mia visione di Zanardi e della sua handbike era parzialmente oscurata. Si nota un movimento anomalo ma perchè c’è stato non sono io a poterlo dire. Ci vuole un tecnico. E meno male, pur nella drammaticità dell’accaduto, che c’è un filmato. Probabilmente gli esperti potranno spiegare da cosa deriva un movimento del genere“.

