
La Nippo Vini Fantini Europa Ovini è pronta a dare spettacolo lungo le corse di tutto il mondo. La squadra diretta egregiamente da Francesco Pelosi può vantare un gruppo ben assortito pilotato da Marco Canola e Damiano Cunego. I due ciclisti italiani sono i pilastri della squadra, ma attorno ruotano corridori di spicco come Ivan Santoromita, Alan Marangoni, Michael Grosu e Ideto Nakane. La NIPPO Vini Fantini Europa Ovini ha ingaggiato nella sessione di mercato talenti del calibro di Filippo Zaccanti, dei fratelli Cima e Marco Tizza. Ai microfoni di SportFair, Francesco Pelosi ha parlato sulla non convocazione al Giro d’Italia (per il secondo anno ndr), delle wild card ottenute alla Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico e Strade Bianche e sull’organico 2018 degli #orangeblu.
La NIPPO Vini Fantini Europa Ovini non è stata convocata al Giro d’Italia per la seconda volta. Secondo te perché RCS vi ha esclusi per il secondo anno conseguivo?

“Mi è difficile capire il perché sono state fatte delle valutazioni che hanno premiato la storicità di alcune squadre rispetto alla nostra novità, e in base ai vari agreement che RCS sta facendo a livello internazionale. Essendoci quattro posti, uno è andato alla squadra che ha organizzato la Grande Partenza, una alla vincitrice della Ciclismo Cup, una è andata alla squadra che è giunta seconda in questa competizione e l’altra perché esiste da molti anni, nonostante i casi del 2017 e dei risultati non proprio esaltanti. Dovendo fare una scelta hanno scontentato noi, ma abbiamo le wild card per il resto delle altre corse targare RCS che sono molto importanti e che hanno fatto la storia del ciclismo italiano. Diamo a tutti quindi l’invito a seguirci in queste corse!”.
Di queste corse, quale secondo te è più adatta alle caratteristiche della NIPPO?

“Sicuramente quella che si presta di più è la Milano-Sanremo, la classica per eccellenza e i team WolrdTour hanno difficoltà ad esprimersi al meglio rispetto al Giro e sempre si chiude al fotofinish. L’anno scorso Marco Canola ha chiuso nei primi venti e che ha caratteristiche perfette per questa corsa. La Tirreno-Adriatico invece è la corsa più bella del mondo sotto il livello agonistico e la più difficile, mentre la Strade Bianche è la ‘Classica del Nord più al sud d’Europa’ ed è molto difficile da correre”.
Quali sono i programmi per questa stagione?

“Noi iniziamo alla Vuelta Valenciana. Come obiettivi abbiamo l’intenzione di migliore il risultato ottenuto nella Ciclismo Cup (terzo posto, ndr); questa competizione premia la squadra e non il più vincente. L’altro obiettivo è quello di migliorare i nostri talenti italiani e giapponesi nelle corse asiatiche e raccogliere punti per il Giappone. Vogliamo vincere la Ciclismo Cup”.
Sei contento dell’organico 2018?
“Sono soddisfatto. La missione di una squadra Professional è quella di lanciare giovani. Noi abbiamo ingaggiato tre ottimi corridori: Imerio Cima è il nostro prospetto migliore. Ha dimostrato un gran valore al Tour dell’Avenir. Filippo Zaccanti è uno scalatore che da due anni sta dimostrando di essere un talento e Damiano Cima è diventato il pilastro del team”.
Quanto è importante avere una squadra satellite per valorizzare i corridori?
“Noi abbiamo due squadre satellite: la Europa Ovini che avrà le nostre maglie e la Maltinti Lampadari da cui noi attingeremo i giovani. La cosa bella di questi gemellaggi è l’etica che noi stiamo facendo sottoscrivere gli atleti e alle squadre. Noi terremo più tranquilli i corridori e consentiremo l’arrivo dei migliori corridori dalle giovanili.”