Ciclismo – Mondiali di Bergen, Antonio Puppio svela: “ero amareggiato, ma alla fine…”

Antonio Puppio perde per soli 12 la maglia iridata a cronometro juniores valida per i Mondiali di Bergen

Antonio Puppio è giunto in seconda posizione nella prova a cronometro juniores valida per i Mondiali di Bergen. L’inglese Thomas Pidcock è riuscito a battere l’azzurro per soli 12″. Una prova importante quella del varesino che certifica la forza e le abilità già notate ai campionati italiani a cronometro. La maglia tricolore junires sfata un tabù: erano ben 15 anni che l’Italia non saliva sul podio in questa categoria (l’ultimo è stato il bronzo conquistato da Vincenzo Nibali a Zolder nel 2002).

Il Ct Rino De Candido ha parlato delle enormi potenzialità di Puppio: “domenica Antonio ha vinto una gara in Lombardia… in volata – ha dichiarato il CT dell’Italia come riportato da La Gazzetta dello Sport – Non lo aveva mai fatto, così ho cominciato a capire che avrebbe potuto disputare una bella cronometro. Le sensazioni erano ottime, di sicuro migliori rispetto all’Europeo di Herning, chiuso al decimo posto”.

Anche Dario Andriotto, ex ciclista che vanta una medaglia d’oro nella cronosquadre di Palermo, ha svelato le qualità di Puppio:Antonio è un passista, ma va forte anche in salita. Ha un buon rapporto peso-potenza, il fatto che ci fosse una salita nella crono lo ha favorito – ha dichiarato -. Frequenta il Liceo Scientifico con buoni voti, conosce molto bene l’inglese. È molto intelligente, taciturno però con un carattere forte. Anche a me ha detto che voleva vincere, ma gli ho detto che ha ottenuto un grande risultato”.

Antonio Puppio dopo un’analisi più approfondita ha parlato della sua prestazione realizzata ai campionati Mondiali juniores prova a cronometro e su come è nata la passione per la bicicletta: “all’inizio ero non deluso, ma amareggiato, perché l’oro non era lontano. Ma adesso sono molto più rilassato. Sono soddisfatto, felice – ha dichiarato -. Andavo a giocare sotto casa e all’età di 7 anni una vicina consigliò a mia madre di farmi provare anche la bicicletta. La scuola mi piace, anche se non sono proprio il primo della classe”,

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