
United, Mourinho non ci sta – Tre vittorie e un pari nelle prime 4 giornate e primo posto a pari merito coi cugini del City, senza dimenticare l’ottimo esordio in Champions grazie al 3-0 sul Basilea. La seconda stagione di José Mourinho al Manchester United è partita sotto i migliori auspici e chissà che allo Special One non riesca anche coi Red Devils quello che gli è riuscito altrove: al Porto, al Chelsea per due volte, all’Inter e al Real Madrid, alla seconda stagione ha sempre vinto il campionato. “Non so perché la gente parli sempre delle mie seconde stagioni perchè ho vinto sia alla prima che alla terza, non capisco davvero – minimizza in un’intervista a Sky Sports UK – Penso solo che la seconda stagione sia positiva in termini di crescita rispetto alla prima perche’ quando arrivi spesso trovi il precampionato gia’ organizzato e non puoi metterci del tuo. Non solo. Quando sono arrivato qui erano stati gia’ fatti degli investimenti per comprare dei calciatori e venderne altri e di sicuro avrei tenuto alcuni giocatori che erano andati via e non avrei preso altri che sono stati comprati. Nella seconda stagione, invece, puoi metterci del tuo sotto questo punto di vista, ci sono condizioni migliori per lavorare e ottenere risultati. Ma affronti squadre dove gli allenatori sono alla terza, quarta o quinta stagione per cui non e’ poi questo grande vantaggio“.

United, Mourinho non ci sta – Ma qualcosa è cambiato. “A livello di squadra sono contento, penso che siamo una squadra diversa rispetto a un anno fa e non solo perché giochiamo in Champions, che è la casa del Manchester United, ma perchéin Premier siamo riusciti a partire bene e portarci nelle prime posizioni“. E anche per quello che riguarda il modo in cui giochiamo, in cui pensiamo, l’empatia fra tifosi e squadra, la fiducia dei calciatori, ecco, sono contento di quanto fatto finora – insiste Mourinho – Ma abbiamo 10 punti come il City, il Chelsea ne ha 9, Tottenham e Liverpool 7, parliamo di uno, due, tre punti di differenza, di una o due giornate. E anche queste squadre hanno allenatori con alle spalle dei titoli vinti, non tutti in Premier ma in altri Paesi. Tutti hanno una storia di successi“. Domani, intanto, ritroverà da avversario il miglior realizzatore nella storia dello United, Wayne Rooney, che dopo 253 reti in maglia Red Devils è tornato all’Everton, dove è cresciuto. “Quando una leggenda decide cosa fare, devi rispettarla. Quando sei una leggenda, hai il diritto di decidere“. (ITALPRESS).

