Torino, ecco Mazzarri: “io come un’artista, entrare al Filadelfia mi ha fatto venire i brividi”

Walter Mazzarri ha presentato in conferenza stampa il match con il Bologna, soffermandosi anche sulle sue idee di gioco

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LaPresse/Fabio Ferrari

Quest’ambiente e’ ideale per me, l’ho sentito dentro, ho parlato con Cairo, Petrachi e penso di poter far bene. Non sono tipo da fare proclami, a me piace fare i fatti, non parole. Ho il dovere di dare tutto il possibile ai giocatori per farli rendere“. Walter Mazzarri e’ pronto, dopo l’esperienza in Premier al Watford, il tecnico toscano torna in Italia e riparte da Torino, dove e’ stato chiamato a prendere il posto di Sinisa Mihajlovic. Con la societa’ il feeling e’ stato subito buono:

“le parole del presidente mi hanno ulteriormente caricato, ha seguito tutta la mia carriera. Credo molto nei rapporti interpersonali e per me e’ importante palpare le persone e sentire che si parla la stessa lingua. Entrare al Filadelfia, in una societa’ dal passato cosi’ glorioso, mi ha fatto venire la pelle d’oca. Ho bisogno di stimoli, di sentire la causa e sono carico e un pizzico emozionato. Sostituire un collega che rispetto tanto dispiace sempre. I giocatori erano giustamente legati a una persona seria come Mihajlovic e li ho visti frastornati ed e’ normale che sia cosi’, vuol dire che sono ragazzi perbene e questa e’ una buona base per me, c’e’ del materiale umano importante. A me piace lavorare, dare un’identita’ alla squadra, un allenatore e’ come un artista e io conosco bene tutti i sistemi di gioco. Il calcio non e’ una scienza esatta ma ha bisogno di conoscenze e piu’ ti avvicini alla scienza esatta, piu’ hai possibilita’ di fare risultato. Per me lavorare 24 ore al giorno, dormire 2-3 ore e’ normale e voglio trasmettere questa mia cultura a tutti”.

Per quanto riguarda il mercato, Mazzarri non si è sbottonato, preferendo concentrarsi inizialmente sui giocatori già a sua disposizione:

Ognuno ha il proprio ruolo, e’ la societa’ che se ne occupa. Io come allenatore devo fare il meglio possibile per la squadra. Credo di poter insegnare tutti i moduli nel modo migliore, dando un’organizzazione, ma prima bisogna guardare il valore dei giocatori e poi cucirgli l’abito addosso. Cercheremo di coniugare bel gioco ed efficacia, perche’ deve essere un gioco che porta risultati. Se mi aspettavo di essere chiamato per la Nazionale? Mi ha fatto piacere di essere chiamato dal Torino“.

Per i moduli, invece, c’e’ tempo, Mazzarri non si è sbilanciato su questo preciso argomento, lasciandosi aperte più porte:

Tutti hanno sempre visto che c’era la squadra di Mazzarri in campo, questo non vuol dire 3-5-2 o 4-2-3-1 ma una squadra che sa cosa fare. L’importante e’ avere una sinergia con la squadra, che i giocatori capiscono la tua idea, il tuo stimolo. Anche in panchina, quando urlo, cerco di dare tutti gli stimoli possibili ai miei ragazzi per vincere le partite“. (ITALPRESS)