Charlie Hebdo torna a far discutere con le sue provocatorie copertine nei confronti del mondo islamico, destando scalpore con la vignetta apparsa sull’ultimo numero pubblicato in questi giorni. Nell’immagine appaiono tre donne afghane tutte con indosso un burqa di colore blu con il nome di Messi e il numero 30, cioè quello che la Pulce ha scelto dopo il suo trasferimento al Paris Saint-Germain. Una vignetta il cui significato è tutt’altro che di facile comprensione, soprattutto considerando la ‘lontananza’ della questione relativa all’arrivo dei Talebani a Kabul e l’approdo di Leo Messi a Parigi.

Il senso della vignetta di Charlie Hebdo
Il filo sottile che lega la questione afghana al PSG di Messi riguarda il presunto legame esistente tra i Talebani e il Qatar, Paese della penisola araba a cui appartiene la proprietà del club francese. Il presidente Nasser Al-Khelaïfi è legato alla famiglia dell’emiro del Qatar, principale fonte di finanziamento della società. Raffigurando le donne afghane con il burqa ‘di Messi’, Charlie Hebdo ha voluto porre l’accento sulle accuse rivolte al Qatar di finanziare il terrorismo islamico. Insomma, un modo sottile per attaccare non solo il fondamentalismo islamico ma anche il Qatar e il PSG, rovinando l’entusiasmo scatenatosi a Parigi dopo l’arrivo di Messi e legandolo ad un evento tutt’altro che positivo ed edificante.


