Sui social la commovente lettera di Pessina a Pablo Marì: “lotteremo insieme a te! Col sorriso e la forza che ci hai sempre dato”

Matteo Pessina scrive una lunga lettera per il compagno Pablo Marì, accoltellato ieri sera al Centro Commerciale di Assago: le parole del capitano del Monza

La notizia dell’aggressione di ieri al Centro Commerciale di Assago, a Milano, ha fatto il giro del mondo. L’episodio sconvolgente ha avuto poi un enorme risalto nel mondo dello sport, poichè vede coinvolti due calciatore: l’ex difensore Massimo Tarantino ha fermato l’autore del folle gesto, mentre Pablo Marì, giocatore del Monza, è tra le persone coinvolte nell’aggressione.

Lo spagnolo si trovava al Carrefour del Centro Commerciale, insieme alla moglie e al figlio di 4 anni, seduto nel carrello, quando l’uomo lo ha colpito con una coltellata alle spalle, lesionando i muscoli della schiena. La statura del difensore e la sua muscolatura allenata, lo hanno salvato da gravi danni: il polmone, infatti, non è stato toccato ed il calciatore se l’è ‘cavata’ con un’operazione ed uno stop di un paio di mesi.

pablo marì accoltellato centro commerciale
Foto Ansa

Un episodio che lascia sconvolto il mondo intero e, in particolare, i familiari e gli amici di vittime e feriti. I compagni di squadra di Pablo Marì sono rimasti sconvolti e come ha detto Galliani sono “sotto shock”. Il Monza, per questo motivo, ha chiesto alla Lega Serie A il rinvio della sfida di lunedì col Bologna.

Intanto, sui social, Matteo Pessina, capitano del Monza, ha pubblicato una lunga e commovente lettera per Pablo Marì.

La lettera di Pessina

Ciao fratellone. Ieri sera, alla telefonata del Dottor Galliani, mi è crollato il mondo addosso. Nel nostro lavoro siamo pronti a molti imprevisti, cose brutte che possono accaderci da un momento all’altro e repentinamente cambiarci la vita. Ma quando mi hanno detto che sei stato coinvolto in un accoltellamento mentre eri in compagnia di tua moglie e tuo figlio sono stato travolto da pensieri che tuttora non mi danno pace. Con me tutti i compagni, lo staff e l’intero Monza.

Quella coltellata, con te, l’abbiamo subita tutti quanti nello stesso istante. Sapere che una persona nella tranquillità di un giovedì pomeriggio, in un supermercato, possa subire una violenza del genere è difficile da accettare.

La notizia ha poi iniziato a circolare, mentre noi vivevamo sospesi in attesa di notizie che potessero quantomeno confortarci. “Come sta Pablo?”, “Ci sono novità?”… questi i messaggi che ci scambiavamo come fossero una preghiera, nella speranza che qualcuno ci dicesse qualcosa. Poi il Dottor Galliani ci ha comunicato che non eri in pericolo di vita ma che avresti dovuto subire un’operazione e che il percorso riabilitativo sarebbe stato lungo. Una notizia che per tutta la notte mi ha tenuto sveglio e continua non darmi pace. Non può essere accaduto tutto questo.

Noi, Pablo, ci consociamo da pochi mesi, ma ai ragazzi come te è difficile non legarsi subito. Sei entrato nel nostro spogliatoio in punta di piedi, con la professionalità e l’esperienza che solo i grandi uomini portano con sé. Fin da subito ti sei messo a disposizione di tutti, regalando ad ognuno di noi un sorriso e una parola di conforto nei momenti più bui e difficili. E oggi, siamo noi qui, tutti insieme a combattere e a stringerci attorno a te. Proprio come tu hai fatto sempre per noi. Lotteremo insieme a te e con te questa battaglia, con il sorriso e la forza che ci hai sempre dato. Sei una roccia, ti aspettiamo qui!

Un abbraccio alla tua meravigliosa famiglia. Un pensiero speciale ai feriti e alle loro famiglie, ma soprattutto a Luis Fernando Ruggieri, vittima di questa folle aggressione.

Matteo

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