
Juventus-Lazio, il racconto – Allegri ha festeggiato vittoriosamente la panchina numero 300 in serie A. Chi temeva o sperava in un crollo bianconero non ha dovuto attendere molto per rendersi conto che la Juventus tornata a tenere in mano saldamente (per ora) il timone del campionato, anche se ogni tanto si concede qualche distrazione. La voglia di far dimenticare Firenze è infatti esplosa subito e i due gol di Dybala (sinistro molto bello) e Higuain (al centro numero 14 in stagione) hanno avviato la partita sui binari bianconeri dopo soli 16′. La Lazio ha avuto una tiepida reazione, senza creare grossi pericoli per Buffon. La squadra di Inzaghi e’ stata passabile solo in alcuni momenti della gara.

Juventus-Lazio, il racconto – Dopo il capitombolo di Firenze, l’arrabbiatissimo Allegri aveva cambiato qualcosa, recuperando Lichtsteiner e Asamoah in difesa e Pjanic a centrocampo (Marchisio indisponibile, Alex Sandro e Sturaro squalificati) e schierando Dybala dietro Higuain. Con Cuadrado sulla destra e Mandzukic sulla sinistra, formazione molto offensiva. Inzaghi, privo di Lulic (squalificato), Keita (Coppa d’Africa) e Basta (acciaccato), aveva messo in campo subito Patric e Wallace in difesa e Lombardi sulla corsia di destra. La partenza della Juve e’ stata improntata a rabbia e aggressivita’. La Lazio, troppo molle e travolta dal ritmo bianconero, nella prima mezz’ora e’ stata spettatrice muta dello strapotere bianconero che ha fruttato due gol e mezzo, visto che il terzo e’ stato annullato a Higuain per offside.

Juventus-Lazio, il racconto – Dopo 5′ la squadra di Allegri è andata in vantaggio con Dybala, che con il suo sinistro prensile, pronto a infilare dai venti metri, rasoterra, sulla destra di Marchetti, dopo un assist di testa di Mandzukic. Sullo slancio del primo gol, la Juve ha insistito, raddoppiando: traversone basso da destra di Cuadrado: e Higuain è intervenuto con la suola, di destro, insaccando. A questo punto, la Lazio ha abborracciato una reazione, culminata in un rasoterra di Milinkovic alla destra di Buffon. Dopo il gol annullato a Higuain, la Lazio ha tentato qualche tiro (Parolo, Patric, F. Anderson), senza precisione e determinazione. Bonucci, su assist di Higuain da destra, ha “cercato” senza fortuna il terzo gol.

Juventus-Lazio, il racconto – Sostanzialmente partita a senso unico, con i bianconeri che si sono placati un po’ dopo una partenza-razzo. Nella ripresa, la Lazio è partita in avanti con Radu e Wallace. Un tiraccio di F. Anderson e altro, a fronte di un atteggiamento remissivo della Juve. Ma in contropiede Dybala ha sfiorato dalla lunetta il terzo gol. La qualità della gara comunque non e’ certo salita in casa juventina e Biglia ha cercato il gol . Inzaghi ha fatto entrare Lukaku e Djordjevic al posto di Radu e Biglia. Ma Dybala su assist di Higuain ha messo fuori di destro, da posizione ideale per segnare. La Juve ha cercato chiudere la partita e Inzaghi ha inserito Murgia al posto di Lombardi, riequilibrando la situazione. Barzagli ha sostituito l’acciaccato Lichtsteiner. La Juve ha controllato, con un palleggio abbastanza sapiente, una Lazio le cui velleita’ si sono spente progressivamente. Con l’ingresso di Rincon e Pjaca al posto di Dybala e Higuain, la gara si è avviata verso l’epilogo. La differenza tecnica fra le due squadre alla fine e’ emersa. Non per nulla i romani hanno perso contro quasi tutte le “grandi”. Un motivo ci sara’… (ITALPRESS). fz/pdm/red

