Cutrone-Icardi, un duello che stuzzica Crespo: “Mauro è letale ma non solo, il rossonero ha tutto per diventare un fenomeno”

Hernan Crespo ha analizzato la sfida tra Cutrone e Icardi che andrà in scena nel derby di questa sera, sottolineando le caratteristiche di entrambi

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Cutrone
Cutrone – Spada/LaPresse

Un derby tutto da vivere e da gustare, un duello tra Milan e Inter che vale anche un pezzettino di Champions. San Siro si veste a festa per una delle stracittadine più importanti del mondo, nel corso della quale si sfideranno due attaccanti così diversi ma così maledettamente efficaci. Cutrone da un lato e Icardi dall’altro, autentici protagonisti di una partita che seguirà anche Hernan Crespo, ex di entrambe le squadre. L’argentino ha parlato dei due terminali offensivi di Milan e Inter alla Gazzetta dello Sport, esprimendo il proprio punto di vista:

“Non sono mica un mago, Cutrone ha appena cominciato a giocare in Serie A. Però ne avevo sentito parlare bene, nelle giovanili del Milan era molto stimato. E poi è stato bravo, una volta che l’hanno chiamato sul palcoscenico più importante, a farsi trovare pronto. Mi piace il modo in cui attacca gli spazi. Sa leggere con anticipo l’azione, detta il passaggio a destra o a sinistra. E mette tutti i suoi muscoli a disposizione della squadra. Non è poco, e Gattuso è decisamente contento. Protegge la sfera, fa salire i compagni e, fateci caso, è sempre il primo a portare il pressing sugli avversari. Ciò significa che ha spirito di sacrificio, che non pensa soltanto a se stesso. Caratteristica fondamentale per un attaccante moderno. Cutrone è generoso nel modo di giocare e furbo nell’infilare gli avversari. Ha tutto per diventare un fenomeno. Di testa è bravo, di destro e di sinistro calcia senza problemi e con forza. È opportunista. Insomma, gli ingredienti non mancano. Adesso tocca a lui non perdersi. Ma Gattuso sa come stimolarlo e non farlo volare troppo in alto”.

Icardi
Icardi – LaPresse/Spada

Hernan Crespo passa poi ad analizzare le caratteristiche di Mauro Icardi, punta di diamante di un’Inter che punta a ritrovarsi nel derby contro il Milan:

“Mauro è maturo, sì. Però ha ampi margini di miglioramento. Lo seguo da quando ancora giocava nella Sampdoria. Ha fatto grandi passi in avanti da allora, però non ha ancora finito il percorso. È un grande, per il bene della mia Argentina mi auguro diventi un grandissimo. Quest’anno, e un po’ anche l’anno scorso, ha cominciato a partecipare alla manovra della squadra, e questo è un aspetto fondamentale. Prima era letale in area di rigore, e basta. Adesso dialoga con i compagni, detta i passaggi, rientra. Direi che è già leader, i compagni lo rispettano, lo hanno individuato come un punto di riferimento. In una squadra non è la fascia a fare il capitano, ma il giudizio che il gruppo ha di quell’elemento. E mi sembra che Icardi sia riconosciuto come un pilastro fondamentale, Mi aspetto un derby molto teso, nervoso, molto tattico. Non vedo un favorito. Dico che sarà una sfida da giocare più con la testa che con le gambe”.