Un pareggio amaro per la Juventus al Wanda Metropolitano, i bianconeri subiscono la rimonta dell’Atletico Madrid dopo essere stati in vantaggio per 0-2, facendo riagguantare nel finale da Savic ed Herrera.

Un risultato che brucia a Maurizio Sarri, che ha espresso le proprie sensazioni nel post gara ai microfoni di Sky Sport: “è stata una gara vera, dimostra che siamo cresciuti molto rispetto all’ultima prestazione. Ed eravamo in un campo difficile. L’aspetto negativo è che sembrava avessimo la partita in mano. Pareggiare così ci lascia l’amaro in bocca, ma in questo stadio non si segnava da tante partite, siamo stati vicini al 3-1 e negli ultimi minuti siamo andati al tiro tre volte. La squadra è viva, c’è da migliorare sulle situazioni prevedibili. I calci piazzati? Il luogo comune dice di passare a uomo, ma non ha senso. È una questione di attenzione e aggressività: loro hanno grandi saltatori, ma soprattutto la prima palla era lentissima. Potevamo intervenire meglio. Ci lavoreremo, già da domani studieremo i nostri errori per non ripeterli più“.

Sulla scelta di Cuadrado: “Bernardeschi? Era prevedibile che ci potessero essere spazi, e la brillantezza di Cuadrado poteva esserci utile. Tra l’altro lui negli ultimi mesi si è sempre allenato da difensore esterno: l’ho schierato più avanti e, per colpa di questa mia scelta, qualcosa alla fine la paghi. Abbiamo analizzato tanto la partita: nei miei quaderni ho scritto molto per velocizzare il lavoro dei prossimi giorni. Abbiamo in mente gli episodi salienti e le nostre criticità, come l’aver concesso 20 cambi di campo agli avversari. C’erano dei movimenti che non ci sono venuti bene, ma qualche attenuante c’è. A Firenze ci siamo fatti influenzare e abbiamo perso il nostro focus, cioè i tre punti. La Fiorentina ha dimostrato di essere in partita più di noi. Sembrava avesse corso di più, i numeri e i dati analizzati dicono un’altra cosa. La differenza era mentale: oggi siamo scesi in campo con la determinazione giusta. E sono venute fuori le cose che ci diciamo in allenamento”.

