I Cleveland Cavaliers sono stati grandi protagonisti delle ore precedenti alla chiusura del mercato NBA. La franchigia dell’Ohio ha messo in piedi diverse trade che hanno letteralmente rivoluzionato il proprio roster. Una delle quali ha portato Isaiah Thomas e Channing Frye ai Lakers (insieme alla prima scelta Cavs 2018), in cambio di Jordan Clarkson e Larry Nance Jr. La trade è stata messa in piedi per ‘liberarsi’ di Thomas, playmaker che a causa della sua bassa statura aumentava le difficoltà difensive dei Cavs. Una soluzione ai problemi dunque, che però non ha convinto Channing Frye. Il veterano, passato nella stessa operazione ai Lakers, ha indicato quale fosse il vero problema dei Cavs ai microfoni di ESPN:
“penso semplicemente non funzionasse. Non penso ci fossero dei problemi di alchimia fuori dal campo, sono andato spesso a parlare con i ragazzi e non sembrava ci fosse nulla. Penso che il problema fosse in campo. Non penso che fossimo costruiti per sacrificarci l’uno con l’altro. Molti ragazzi hanno avuto successo in altri sistemi, non c’era abbastanza tempo per loro per adattarsi in un certo modo. E’ ciò che è accaduto. Mettere insieme così tante personalità in un gruppo certe volte non funziona”