UFC – “Cris Cyborg è un uomo”, accuse shock di un fotografo legato ad Holly Holm: il botta e risposta social è durissimo

Cris Cyborg accusata di essere un uomo da un fotografo legato alla palestra di Holly Holm: sui social scoppia lo scontro e la… polemica

SportFair

A volte capita che alcune atlete, dotate di una forza o una struttura fisica ‘anomala’ rispetto alle altre, subiscano la vile pratica denigratoria di essere ‘paragonate ad un uomo’. L’accusa sessista prende ‘vigore’ quando l’aspetto della suddetta atleta non rispecchia i canoni di bellezza sensibili al gusto comune. Se le sportive in questione non sono sexy pallavoliste o aggraziate ginnaste, ma fighter abituate a lottare ‘struccate’ e uscire dall’ottagono insanguinate e malconce, l’analogia è servita. L’ultimo episodio ha avuto come sfortunata protagonista Cris Cyborg, campionessa UFC dei pesi piuma, accusata da un fotografo di essere un uomo. L’uomo in questione, Mark Aragon, è legato alla ‘Jackson-Winkeljohn’, palestra nella quale si allena Holly Holm, ultima avversaria (battuta) della brasiliana a UFC 219.

“Quel tipo è davvero tosto! Detto questo, alla conferenza stampa lui ha detto che Holly è stata la prima a fargli sanguinare il naso! Sei la mia eroina Holly Holm, ci rivediamo in palestra.”

Parole denigratorie usate da Aragon su Instagram. Il messaggio ha dato il via ad un’aspra polemica. Cris Cyborg ha risposto alle accuse con un altro post social nella quale ha definito le parole del fotografo ‘inaccettabili:

“non è una cosa accettabile per nessun rappresentante di Holly Holm e della Jackson-Winkeljohn di chiamarmi transgender dopo il mio match. Il loro fotografo ufficiale ha ricevuto il pass per il backstage per assistere all’evento e io mi aspetto le scuse altrimenti la sua possibilità di ricevere il pass dovrà subire conseguenze per i prossimi eventi di UFC.”

Anche la palestra Jackson-Winkeljohn ha voluto chiarire la sua posizione, non giustificando il comportamento di Aragon, ma spiegando il motivo di tali accuse in una sorta di ‘ripicca’ per quanto la brasiliana avrebbe detto nel backstage sulla Holm:

“in risposta a quanto scritto da una nostra persona dei media su instagram, c’è un retroscena del perché ha commentato così. Dopo la vittoria della Cyborg, nel backstage è stata sentita dal nostro fotografo chiamare Holly “puttana” mentre rideva per una foto di lei che aveva un dito nell’occhio di Holly. Ha sentito che prendevano in giro la prestazione di Holly. Il nostro fotografo stava solo difendendo la nostra fighter e ha usato la storia passata dell’uso di steroidi della Cyborg come risposta. Noi non eravamo a conoscenza di tutte le chiacchiere nel backstage e della pubblica risposta fino a ieri. Si è pentito di aver messo la JW in questa posizione. Non perdoniamo chi butta giù gli altri. Congratulazioni alla Cyborg e al suo team e non vediamo l’ora di una rivincita”.

Il fotografo è poi tornato (volontariamente?) sui suoi passi, cancellando le accuse e pubblicando un nuovo post nel quale si è scusato con la campionessa UFC. La Cyborg ha accettato le scuse, non risparmiando l’ultima stoccata in merito alla vicenda:

“accetto le scuse e spero che Dana White ascolti la mia richiesta di non garantirti più il pass per gli eventi UFC. […] Con tanti fotografi capaci di rimanere professionali agli eventi, tu non meriti il loro spazio nella compagnia”.

Qunado si dice, avere gli attributi… ed essere una donna, precisiamo.