Daniil Kvyat non ha risparmiato pesanti accuse nei confronti dei commissari di gara in Canada, colpevoli di avergli dato una penalità ingiusta
Un attacco clamoroso, parole velenose che potrebbero costargli care in vista del Gp di Baku. Daniil Kvyat non le ha mandate a dire ai commissari di gara a Montreal, colpevoli secondo il pilota russo di avergli comminato una penalità ingiusta.
Dopo essere rimasto piantato in griglia, Kvyat ha recuperato la sua undicesima posizione nonostante il regolamento consenta di riprendere il proprio posto solo qualora l’operazione venga completata entro la “safety car line”. Così non è stato e il russo ha ricevuto prima un drive through, subito scontato, per poi ricevere anche una penalità di 10 secondi che, inizialmente, avrebbe dovuto essere il prezzo da pagare per il suo errore. “Hanno un lavoro che secondo me non è così difficile, ma non riescono a farlo in maniera corretta” le parole di Kvyat riportate da Motorsport.com. “Oggi stavano chiaramente dormendo, quindi avrebbero bisogno di un caffè. Dovrebbero cancellare quella stupida regola.
Siamo dei taxisti o dei piloti di Formula 1? Non riesco a capire. E’ un circo, è uno stupido circo. Andrò a parlare con Charlie, ma è veramente fastidioso. E’ un lavoro semplice, ma anche lui non riesce a farlo nella maniera corretta. Forse è meglio che prima rimanga un po’ qui a calmarmi, perché a caldo non vorrei dire cose sbagliate e non sono sicuro che sia colpa di Charlie. Voglio capire per prima cosa chi fa questo lavoro. Tutto quello che so è che il nostro team manager è stato 10 giri a discutere con la FIA, dicendo che non avremmo dovuto scontare una penalità aggiuntiva e loro hanno detto: no, ci dispiace, dovete fare così“.