In un’intervista a Sport Fair, Pino Allievi svela il racconto con l’astronauta della NASA Charles Conrad a Long Beach in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti
Nel sul ultimo libro “Vite di Corsa”, il giornalista Pino Allievi dedica un capitolo all’astronauta della NASA Charles Conrad, morto nel 1999 all’età di 69 anni dopo aver messo piede sulla luna nel 1969. Tra tanti sportivi, nel libro spicca la figura di questo astronauta che Allievi ha incontrato nel paddock.
Un incontro curioso, tra risate, grandi bevute di vino e racconti di strane presenze nello spazio. L’incontro “è stato comico” racconta Allievi ai microfoni di SportFair “perchè io ero al Gran Premio degli Stati Uniti a Long Beach e vedo che corre questo Conrad in una gara di contorno, mi informo e mi dicono ‘si si guarda è l’astronauta’, sono andato a vedere questa gara, quando si è tolto il casco mi sono presentato gli ho detto ‘guardi sono un giornalista italiano mi sono incuriosito da quello che sta facendo, e lui sorridente e molto simpatico mi disse ‘no ma io per hobby ho sempre un po’ corso, l’ho fatto più per divertimento che per professione’.
“Poi mi chiese ‘ma tu sei italiano? Io devo venire a Roma con mia moglie per due settimane e tu mi potresti dare delle informazioni perchè non sono mai stato in Italia, voglio sapere oltre Roma cosa c’è da visitare. Ma tu stasera cosa fai? Andiamo a cena insieme’. E mi ha sorpreso perchè mi son trovato a cena con uno che era stato sulla luna, è una cosa abbastanza insolita. Poi lì abbiamo parlato un po’ di tutto, abbiamo bevuto bene, era un grande conoscitore di vini e quando siamo arrivati a parlare della luna gli chiesi ‘senti ma ci credi a questi alieni o no?’ e lui disse ‘ma sai, noi abbiamo visto sempre delle cose strane’ e ha iniziato a raccontarmi di tutto. Non ha mai parlato di extraterrestri, di dischi volanti ecc, lui ha parlato sempre di strane entità che vedevano, che davano quasi la sensazione che li seguissero quando loro facevano le missioni spaziali. Per me quella sera è stato uno shock, ma lui parlava seriamente. Dopo qualche anno quando lui era già completamente fuori dalla NASA, è andato ad un convegno a Budapest e ha detto chiaro e tondo che secondo lui gli alieni erano un’opzione da tenere seriamente in considerazione. E’ stata una bellissima sorpresa per me, a parte la semplicità dell’uomo anche gli argomenti che trattava“.