Nations League: pro e contro della competizione UEFA (mal sopportata dagli stessi calciatori)

La Nations League entra sempre più nel vivo: i pro ed i contro della competizione (mal sopportata dagli stessi calciatori)

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Giunta alla sua terza edizione, l’Uefa Nations League, è una competizione che dalla sua istituzione nel 2018 non ha mancato di dividere l’opinione degli appassionati di pallone e degli stessi addetti ai lavori. Indubbiamente meno importante rispetto a tornei come gli Europei e i Mondiali, questa competizione riservata alle nazionali maggiori ha di fatto sostituito le amichevoli internazionali con delle partite più competitive e ha offerto maggiori opportunità in termini di esperienza e visibilità alle nazionali minori. In compenso, però, ha contribuito a sovraccaricare ulteriormente i calendari già densi di impegni, facendo storcere il naso a dirigenti, allenatori e giocatori.

Nations League: i pro

Tra i punti a favore della Nations League, c’è l’aver dato maggior importanza a quelle che una volta erano delle semplici e talvolta insignificanti amichevoli, introducendo un sistema interlega con promozioni e retrocessioni, mettendo anche in palio la possibilità di qualificarsi ai play-off di tornei maggiori come i Mondiali e gli Europei. Questo ha inevitabilmente reso le sfide più intense e interessanti sia per le squadre che per i tifosi.

Grazie a questo torneo le nazionali più piccole hanno la possibilità di confrontarsi con squadre di livello superiore, ottenendo maggiore visibilità e migliorando il proprio ranking, con una ricaduta positiva in termini di sviluppo del calcio a livello continentale. Il format della Nations League, rappresenta sicuramente un pro per tutti gli amanti delle scommesse, dato il gran numero di partite che si giocano, specialmente nelle fasi iniziali della competizione. Sono molti infatti i siti di scommesse che presentano le loro quote più o meno vantaggiose per i match della Nations League, ma è consigliabile scegliere sempre uno dei siti autorizzati, per vivere un’esperienza di gioco piacevole e in totale sicurezza.

Nations League: i contro

Le maggiori rimostranze nei confronti della Nations League sono state mosse proprio dai calciatori, che continuano a lamentare l’appesantimento dei già fittissimi calendari, tra competizioni nazionali e internazionali. Un numero maggiore di partite per i calciatori significa dover affrontare carichi di lavoro più pesanti, aumentare le probabilità di subire infortuni (causando un danno anche ai club) e avere minor tempo libero per le vacanze o da passare in famiglia. In passato diversi calciatori si sono schierati apertamente contro la competizione.

Famose le dichiarazioni del belga Kevin De Bruyne, asso del Manchester City, che nel 2022 affermò senza mezzi termini: “per me la Nations League non ha alcuna importanza. Queste sono amichevoli. Tutti hanno giocato una stagione lunga e difficile, e altre due settimane di partite sono semplicemente troppo. A cosa serve dire che noi calciatori vorremmo riposare? Sarebbe inutile. Andremo in campo e faremo quello che dobbiamo”. A fargli eco fu il connazionale, Thibaut Courtois, portiere del Real Madrid che rincarò la dose dicendo: «Stiamo partecipando a questo torneo solamente perché la Uefa vuole qualche soldo in più. Stesso discorso per la Conference League. Sono arrabbiati perché alcune squadre vogliono la Super Lega, ma non si preoccupano minimamente di noi giocatori. Giocare senza mai fermarsi un attimo porta a continui infortuni, e questa cosa andrebbe rivista. Non siamo robot, ci sono sempre più partite e nessuno si preoccupa per noi».

Nations League: le gare in programma a novembre 2024

A novembre sono in programma diverse partite, alcune delle quali serviranno a determinare quali squadre si qualificheranno per i quarti di finale che si terranno a marzo 2025, e quali, invece, retrocederanno nelle leghe inferiori. L’Italia, capolista del Gruppo 2 con 10 punti, dovrà vedersela contro il Belgio, al terzo posto a quota 6, e contro la Francia, seconda con 9 punti, in due partite che saranno decisive per stabilire in quale posizione finiranno gli Azzurri. La rappresentativa allenata da Luciano Spalletti scenderà in campo il 14 novembre alle 20:45 a Bruxelles contro i Diavoli Rossi e poi tornerà in campo a distanza di tre giorni, il 17 novembre alle 20:45 a San Siro per affrontare i Bleus.

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