Caso Schwazer, il Tas respinge il ricorso: confermata la squalifica

Non c'è pace per Alex Schwazer, respinto il ricorso dell'azzurro. confermata la squalifica del marciatore italiano

SportFair

Niente da fare per Alex Schwazer. Il marciatore italiano, squalificato per doping, ha ricevuto oggi il responso del ricorso presentato contro la squalifica di otto anni impostagli per violazione delle norme antidoping.

Schwazer ha chiesto la sospensione della squalifica, ma il Tas ha respinto il ricorso dell’atleta azzurro, dunque, il periodo di squalifica imposto rimane in vigore.

La richiesta di Schwazer

Alex Schwazer era ricorso al Tas perche’ l’Atletica Integrity Unit (Aiu) di World Athletics aveva deciso di non sospendere la squalifica di otto anni inflitta nell’agosto del 2016 a seguito della intricata e oscura vicenda del secondo caso doping che lo aveva travolto. Schwazer sperava nella riduzione – fino al 70% – dopo aver rivelato il nome di un tesserato squalificato per violazioni al Codice mondiale antidoping che era stato accredito alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (nel 2021).

World Athletics, la federazione mondiale di atletica leggera, ha respinto la ‘richiesta di assistenza sostanziale’ dell’atleta a seguito della valutazione negativa emessa dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada) in relazione alla vicenda. Per questo motivo il Tas conferma gli otto anni di squalifica all’ex marciatore italiano che nel 2008 aveva conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nella 50 km di marcia.

Con questa sentenza del Tas il 39enne altoatesino vede sempre più allontanarsi quel progetto, di difficile realizzazione, di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024

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