Oggi l’ultima di Sara Gama in azzurro: l’omaggio della Nazionale dopo Italia-Irlanda

Sara Gama dice addio alla Nazionale, oggi contro l'Irlanda l'ultima partita in azzurro: l'omaggio delle compagne

  • Foto di Claudio Giovannini / Ansa I
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SportFair

È stata la serata dei saluti e delle emozioni a tinte azzurre, con il pareggio contro l’Irlanda che non ha intaccato la magica atmosfera del ‘Viola Park’. Lo stadio ‘Davide Astori’ ha fatto registrare il tutto esaurito per la ‘prima’ di una Nazionale nel nuovissimo centro sportivo della Fiorentina e per l’ultima di Sara Gama. La gara è terminata 0-0, c’è stato l’esordio di Oliviero e la centesima di Linari e Bonansea, ma i riflettori e gli applausi erano tutti rivolti verso la numero 3: è lei l’indiscussa protagonista della serata. E la festa alla fine della partita lo dimostra: tutte le compagne in campo con una maglia celebrativa e con una parrucca che ’emula’ la capigliatura di Sara. Tanti sorrisi, qualche lacrima: oggi si è chiusa un’era. Se ne aprirà un’altra martedì ad Algeciras (Spagna) sede dell’amichevole contro l’Inghilterra: calcio d’inizio alle 18 e diretta su Rai 2.

È stato un bel viaggio, e oggi la degna conclusione – le parole di Gama -. Ringrazio tutte le persone che ho incontrato in questi anni. Alle bambine dico di divertirsi perché il calcio è uno sport bellissimo e una palestra di vita. È uno sport di squadra e condividere emozioni è la cosa che conta. A chi diventerà capitano c’è poco da dire: ognuna saprà interpretare al meglio il suo ruolo: l’importante è vivere le cose al meglio“.

L’icona del calcio femminile italiano – leader in campo e forza trainante di tutto il movimento – dà l’addio alla maglia dell’Italia. Subito dopo l’ingresso in campo, a darle il meritato tributo, il presidente federale Gabriele Gravina e la sua storica compagna di viaggio Cecilia Salvai, che le hanno donato una maglia che celebra le sue 140 presenze e il gagliardetto del match vinto in casa della Spagna campione del mondo lo scorso 1° dicembre. A inizio ripresa l’emozione più forte, con la squadra che le ha dedicato il pasillo de honor al momento della sua uscita dal campo, seguita dall’abbraccio collettivo con il Ct e lo staff.

Sara è un’atleta straordinaria e un simbolo di tutto il movimento – ha dichiarato il presidente Gravina – le sue 140 presenze in Nazionale sono una testimonianza concreta della sua professionalità e del suo spirito di sacrificio, dell’orgoglio che ha sempre dimostrato indossando questa maglia. Fuori dal campo negli ultimi anni è stata una protagonista instancabile nel rivendicare le istanze e i diritti delle calciatrici, che la nostra Federazione ha ascoltato e attuato. Sara rimane una grande risorsa del calcio italiano, quindi quello di oggi non lo consideriamo un addio, ma solo un modo per renderle onore”.

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