Morte Kiptum, emergono nuovi dettagli: il contratto non rispettato e gli imprenditori cinesi

Nuovi dettagli sulla morte di Kiptum: gli uomini che lo cercavano erano degli imprenditori cinesi con cui aveva firmato un accordo

SportFair

Sono passati quattro giorni dalla tragica notizia della morte di Kelvin Kiptum, giovane campione e detentore del record mondiale di maratona. Il keniano è deceduto a seguito di un incidente stradale, insieme al suo allenatore, ma attorno alla sua morte ci sono tanti dubbi, sospetto ed un alone di mistero.

Il padre dell’atleta aveva parlato di alcune persone che lo cercavano nei giorni precedenti alla sua morte, persone che non si erano volute identificare.

Adesso si conoscono sempre più informazioni a riguardo: sembra che le persone che cercavano Kiptum fossero degli uomini d’affari di un marchio sportivo cinese, Qiaodan, col quale l’atleta aveva firmato un contratto da più di 100mila dollari dopo la sua vittoria nella maratona di Valencia nel 2022.

Questi rappresentanti si erano recati in Kenya per rinegoziare il contratto con l’atleta, dato che Kiptum non ne aveva rispettato i termini dal momento che aveva gareggiato nella Maratona di Londra 2023 indossando Nike.

Queste quattro persone si sono presentate volontariamente davanti alla Polizia per testimoniare dopo l’incidente del detentore del record mondiale. Come hanno confermato fonti dell’inchiesta alla televisione locale keniana, Kiptum aveva scelto di restituire i soldi alla società cinese, ma questa era interessata solo ad adempiere ai propri obblighi contrattuali e non ad una battaglia legale. Quindi hanno inviato quattro rappresentanti per negoziare un accordo.

L’idea di Qiaodan era che Kiptum indossasse il suo marchio nella maratona di Rotterdam alla quale avrebbe preso parte ad aprile. Sebbene gli uomini d’affari non siano formalmente detenuti, devono denunciare i loro spostamenti alle autorità locali finché non saranno completate le indagini sull’incidente stradale subito dall’alteta.

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