Le Olimpiadi e la popolarità, Sinner sincero: “so quanto siano importanti le cose fuori dal campo”

Jannik Sinner tra obiettivi e programmi: le parole del tennista altoatesino sulla stagione 2024 e le Olimpiadi di Parigi

SportFair

Il 2024 di Jannik Sinner è iniziato splendidamente, così come era terminato il 2023. Il tennista altoatesino, trascinatore degli azzurri al successo in Coppa Davis, ha vinto gli Australian Open e, poi, anche il torneo ATP di Rotterdam, riuscendo a fare un balzo in avanti in classifica e raggiungere il 3° posto mondiale, alle spalle solo di Djokovic e Alcaraz.

Jannik Sinner non ha intenzione di fermarsi e nel suo 2024 ci sono tanti splendidi traguardi da poter raggiungere. Intervistato da SportMediaset, il tennista azzurro, 3° del ranking ATP, ha parlato dei suoi piani in questo anno speciale, con le Olimpiadi di Parigi 2024 tra i suoi principali obiettivi: “già pensare di farne parte è bello, andrò a Parigi per provare a prendermi una medaglia. Ma anche perché per il mio futuro è importante conoscere sportivi nuovi che hanno nuovi metodi di lavoro, prendere più informazioni possibili perché ci saranno gli atleti più forti”, ha dichiarato.

L’azzurro ha parlato anche degli Internazionali d’Italia: “nel 2023, nonostante un buon inizio, non avevo fatto un buon torneo: quest’anno spero di alzare il mio livello. È un bellissimo evento, la cosa più bella è giocare di fronte a tanti tifosi: quando entri in campo senti un boato bellissimo, sembra quasi ci siano 50.000 persone. La terra è la superficie su cui devo migliorare di più, ma sono sicuro di poterci giocare bene”. 

Mentre su Wimbledon ha detto: “è una sfida che mi piace, conoscere una superficie un po’ diversa. Devi fare tanta amicizia con l’erba, a volte rimbalza male, a volte scivoli…”. 

Infine, Sinner ha parlato della sua fama e del successo, non solo in campo, che ha avuto negli ultimi tempi: “fa parte del gioco, è anche una cosa positiva perché vuol dire che sto facendo bene sul campo. Il successo comunque non mi ha cambiato come persona. Sogno di ritrovare quella sensazione di vittoria ma so quanto siano importanti le cose fuori dal campo: come stanno la mia famiglia e le persone vicine, alla fine è quello che ti resta“.

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