Uefa, Boban si dimette: il gesto di protesta e la lettera di dimissioni

Boban si dimette: l'ex calciatore, adesso Chief of Fooball di Nyon, ha presentato una lunga e aspra lettera di dimissioni

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Clamoroso scossone all’UEFA. Il Chief of Football Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan e campione della Croazia, ha presentato le sue dimissioni, irrevocabili. Un gesto forte, in segno di protesta, dopo alcuni contrasti col Presidente Ceferin.

Boban ha deciso di rinunciare alla buonuscita, presentando una lunga e aspra lettera di dimissioni, nella quale ha manifestato tutto il suo dissenso per alcune scelte.

La lettera di dimissioni di Boban

Ho parlato e discusso con il presidente dell’UEFA riguardo ad un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto dell’UEFA e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione. Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il “modus operandi “di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso. Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed è incomprensibile, soprattutto in questo momento. Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno Io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così. In questi tre anni il rapporto e la collaborazione con Aleksander e con tutti i colleghi in Uefa è stata ottima. Li ringrazio per questo augurando loro tutto il bene possibile. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa…”

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