Nadal a Brisbane dopo un anno di stop: condizioni fisiche e obiettivi dello spagnolo

Nadal torna in campo a Brisbane: le sensazioni del tennista maiorchino alla vigilia del suo ritorno in campo dopo un anno di stop

SportFair

Dopo quasi un anno di stop a seguito dell’infortunio agli Australian Open, Rafa Nadal è pronto per il grande ritorno in campo. Se tutti i  suoi colleghi e fan sono certi che il tennista maiorchino farà subito bene in campo, dopo essersi preparato a lungo per tornare alle competizioni, Nadal ci va con i piedi di piombo.

Il tennista spagnolo, che gareggerà al torneo ATP 250 di Brisbane, in Australia, non si sbilancia troppo.

Le condizioni di Nadal

Mi sento bene, molto meglio di quanto mi aspettassi un mese fa. Non posso lamentarmi. Devo affrontare questo processo accettando le avversità, sapendo che all’inizio le cose non saranno perfette. Devo mantenere ogni giorno il giusto atteggiamento e spirito di lavoro“, ha affermato Nadal, presente ad un evento con centinaia di fan al Queen Street Mall, centro commerciale centralissimo della città, dove ha firmato autografi, scattato foto e risposto a domande.

Sarà un processo duro all’inizio. Alla fine, non entro su un campo da tennis da un anno. Mi sto allenando da un mese ad una buona intensità. Non sto dicendo che tutto sia impossibile, ma il solo fatto di essere qui è una vittoria. Non sono un giocatore che cerca di prevedere cosa potrà succedere nel breve termine, ed è ancora più complicato farlo nel medio termine. Inoltre non mi pongo obiettivi a lungo termine, perché non mi vedo a giocare per molto tempo. Voglio provare a darmi l’opportunità di essere più competitivo man mano che la stagione avanza“, ha aggiunto Nadal.

Nei momenti in cui le cose non vanno bene, ovviamente il sostegno della gente ci aiuta ad andare avanti. Mi sento molto fortunato ad aver ricevuto grande supporto ovunque e l’Australia è sempre stato un posto molto speciale per me. Ho vissuto momenti indimenticabili qui. Quando non puoi competere ti manca la competizione, i tifosi, giocare negli stadi migliori, uscire e vedere il campo pieno. Ciò che mi è mancato di più è probabilmente la sensazione di essere pronto a competere, di divertirti e di provare”, ha concluso. 

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