Judo maestro di vita, l’amore sul tatami. Manuel Lombardo: “voglio vincere per l’Italia a Parigi 2024”

I valori del judo, l'amore con Martina, le medaglie e il sogno Parigi 2024: Manuel Lombardo si racconta a SportFair

SportFair

Ho iniziato a praticare Judo molto piccolo, a 3 anni. Diciamo che è stato ‘lui a scegliere me’. Ha iniziato prima mio fratello, a 6 anni, io in quell’anno nascevo. A 3 anni, i miei genitori hanno portato anche me, è partito tutto da lì“.

Inizia così la carriera di Manuel Lombardo, giovane judoka torinese che nel giro di pochi anni è diventato uno dei migliori atleti della sua disciplina vincendo 1 oro europeo, 2 argenti mondiali e prendendo parte alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Intervistato ai microfoni di SportFair, Manuel ha ripercorso le tappe principali della sua carriera, ha parlato dell’obiettivo Parigi 2024 e ha raccontato la sua vita dentro e fuori dal tatami.

Il riscatto Europeo: dalla squalifica all’oro

Nella carriera di Manuel c’è un episodio particolare risalente all’Europeo di Praga 2020. Nonostante il favore dei pronostici della vigilia che lo davano in corsa per l’oro, il judoka torinese è stato squalificato al primo turno, contro Orkhan Safarov, per aver messo a repentaglio l’incolumità dell’avversario in un’azione d’attacco.

A Praga partivo da favorito, ero 1ª testa di serie. Mi sono fermato al primo incontro in maniera ‘discutibile’. – sottolinea l’atleta griffato Le Coq Sportif – Quando inizi la gara da testa di serie, sai di avere le carte in regola per arrivare in fondo, fermarsi per colpa di un episodio non è facile. Poi è successo post pandemia, venivamo da un periodo in cui l’assenza di gare era l’ultimo dei problemi. Poi c’è stato qualche infortunio, non è stato facile“.

A Lisbona l’occasione di riprovarci e dimostrare di essere il migliore. “L’oro all’Europeo di Lisbona è stato un riscatto. – conferma – Venivo da una lesione al crociato posteriore che mi ha fermato i primi mesi dell’anno, sono rientrato direttamente all’europeo, senza gare di preparazione. Non avevo ancora medaglie europee senior, la volevo fortemente e vincere l’oro è stato fantastico“.

Manuel Lombardo
Foto di Nuno Veiga / Ansa

Mondiali d’argento: no, non è una delusione

Ai Mondiali sono arrivate due medaglie d’argento, prima a Budapest 2021 e poi a Doha 2023. Vediamo spesso, in diversi sport, i premiati con la medaglia d’argento (i secondi) sfilarsela subito dopo, quasi rappresentasse la certificazione del fallimento di non aver vinto l’alloro più prezioso.

Le due medaglie d’argento ai Mondiali non sono una delusione. – chiarisce Manuel – Io so anche cosa vuol dire arrivare ai piedi del podio, quella è la vera delusione. A volte è meglio perdere alla prima gara che finire appena giù dal podio. Ho imparato ad apprezzare ogni medaglia anche quando non arriva l’oro. Sono state due medaglie diverse: Budapest 2021 è stata la prima medaglia Mondiale; quella di Doha 2023, arrivavo già da un argento, è rimasto un po’ di amaro in bocca in più per non aver vinto l’oro“.

Olimpiadi: da Tokyo a Parigi

Manuel ha preso parte alle ultime Olimpiadi, quelle svoltesi a Tokyo durante la pandemia di Covid. Un’edizione particolare, nella quale il judoka azzurro ha chiuso 5° e nella quale ha avuto qualche problema relativo al peso: ha iniziato il quadriennio di preparazione da 17enne, l’anno extra (il 2021) lo ha fatto arrivare 21enne, con tutti i cambiamenti fisici che un ragazzo all’apice dello sviluppo si ritrova a dover affrontare.

Non mi sono goduto le Olimpiadi di Tokyo 2020 al 100%. – ammette – Mi sarebbe piaciuto prendere parte alla cerimonia d’apertura, per esempio, ma avendo la gara 2 giorni dopo, a causa di qualche difficoltà nel rientrare nel peso della mia categoria (post Olimpiade sarebbe passato dai -66 kg ai -73 kg, ndr), ho preferito concentrarmi sulla gara. Poi l’Olimpiade di Tokyo è stata particolare: c’era il Covid, palazzetto vuoto, regole molto stringenti al Villaggio Olimpico. Chi aveva già partecipato alle edizioni precedenti mi ha detto che è stata un’Olimpiade sottotono. Mi piacerebbe andare a Parigi per viverla a pieno. Rappresentare l’Italia è stato fantastico, soprattutto in un’Olimpiade nella quale gli atleti italiani hanno ottenuto grandi risultati. Mi sarebbe piaciuto fare di più…“.

L’occasione di riscatto può arrivare già a Parigi 2024, in Francia Manuel può puntare al bersaglio grosso: “attualmente, secondo il ranking, sono qualificato, ma una medaglia, di qualsiasi metallo, mi garantirebbe la sicurezza di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. Devo ancora riempire le caselle (contano i 5 migliori risultati, ndr) dei 12 mesi precedenti all’Olimpiade, ma nell’anno 2022-2023 ho fatto molto bene“.

Manuel Lombardo
Foto di Noushad Thekkayl / Ansa

Manuel e Martina: amore sul tatami

Ci sono tanti sportivi che preferiscono mantenere lavoro e vita privata separate. Manuel, invece, ha trovato l’amore proprio sul tatami con la collega Martina Castagnola.

Anche Martina è una judoka come me, nonchè mia collega nell’esercito. Ha partecipato all’Europeo di Lisbona in cui ho vinto l’oro. – spiega – È un valore aggiunto: siamo nello stesso ambiente, capisce certe dinamiche che dal di fuori potrebbero essere più difficili da capire. Nel tempo libero ci piace viaggiare, per qualche giorno, gare permettendo. Ci aiuta a staccare dalla routine e ricaricarci“.

Manuel Lombardo Martina Castagnola

TikTok e il messaggio ai genitori

Manuel e Martina si sono divertiti a postare qualche video su TikTok che è diventato, anche oltre le loro aspettative, subito virale. “Abbiamo fatto qualche video divertente che è diventato virale – racconta – È stato bello suscitare l’interesse di tanti ragazzi giovani che su altre piattaforme avremmo avuto difficoltà a raggiungere: se siamo riusciti a far appassionare al judo anche solo a un ragazzo o una ragazza nei siamo molto felici“.

Dai ragazzi ai genitori. In chiusura abbiamo chiesto a Manuel di lanciare un messaggio ai genitori per convincerli a far praticare judo ai propri figli: “il judo è uno sport olimpico, con tutti i valori olimpici annessi. È la bandiera di certi valori come il rispetto, la disciplina, aspetti fondamentali anche nel quotidiano. Uno sport come il judo ti aiuta ad affrontare determinati aspetti della vita anche al di fuori dal tatami. Direi loro che il judo dà a un ragazzo i mezzi anche per affrontare la vita“.

Manuel Lombardo

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