Atletica: Tamberi chiude quarto a Bellinzona, Dosso a un soffìo dal primato

Gianmarco Tamberi chiude quarto a Bellinzona: l'azzurro è reduce dalla medaglia d’oro di Budapest

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Lo show, gli applausi, i selfie, il bagno di folla per celebrare una delle stelle più luminose dell’atletica mondiale: è la serata di Gianmarco Tamberi al Galà dei Castelli di Bellinzona (Svizzera), tappa Silver del Continental Tour, in quella che era annunciata come l’ultima gara della sua magnifica stagione.

La medaglia d’oro di Budapest chiude al quarto posto con 2,24 nel salto in alto e tre errori a 2,28, nella gara vinta dall’ucraino Andriy Protsenko con 2,24 alla prima. Davanti ai 5000 spettatori del Comunale di Bellinzona, e con il prezioso supporto di sua moglie Chiara che dopo ogni salto gli mostra il video sullo smartphone, il campione ‘di tutto’ inizia senza problemi da quota 2,15, rischia l’errore a 2,20 toccando l’asticella con il gluteo (balla, ma resta su) e poi deve ricorrere al terzo tentativo per liberarsi di 2,24, dopo una prima prova soltanto abbozzata e un secondo errore dovuto a un tocco con un polpaccio.

Si presentano in sei alla sfida con la misura di 2,28, tra cui Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), capace di 2,24 al secondo tentativo, circostanza che, alla fine, lo colloca al secondo posto a pari merito con il polacco Norbert Kobielski. Sbagliano tutti, sbaglia anche l’azzurro delle Fiamme Oro che però come al solito si prende la scena, acclamato dal pubblico del Canton Ticino e dai tanti italiani presenti.

Dosso a un soffìo dal primato

È un 11.15 che vuol dire consistenza su prestazioni intorno al record italiano. Zaynab Dosso, inserita nella finale B dei 100 metri, e non nella serie delle migliori, sfreccia a un centesimo dal primato nazionale pareggiato ai Mondiali di Budapest in batteria (11.14 come Manuela Levorato). Ma soprattutto – ed è un dato da tenere in considerazione – lo fa in totale assenza di vento (0.0), a riprova del fatto che le sue volate possano valere ancora meno di quanto espresso nel Canton Ticino e nella capitale ungherese.

La velocista delle Fiamme Azzurre si aggiudica la prova davanti a due specialiste degli ostacoli come l’irlandese Sarah Lavin (11.27) e l’olandese Nadine Visser (11.38): dopo un’ora e mezza, nella finale-top, soltanto la giamaicana Elaine Thompson-Herah (10.92/0.0), la britannica Imani Lansiquot (10.99) e la gambiana Gina Bass (11.12) fanno meglio dell’azzurra, che per la terza volta consecutiva firma un crono sotto gli undici secondi e venti, territorio nel quale vuole muoversi con costanza, piattaforma per il salto di qualità definitivo atteso nella prossima stagione. O chissà, magari anche mercoledì sera al Palio della Quercia di Rovereto, dove chiuderà ufficialmente il suo 2023. Nella stessa serie di Dosso, per dovere di cronaca, anche l’11.92 di Chiara Melon (Fiamme Azzurre). Al maschile, il migliore degli italiani è il campione europeo U23 della 4×100 Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 10.47 (0.0), terzo nella finale B. Quinto è invece Andrea Federici (Atl. Biotekna, 10.54), settimo Federico Guglielmi (Carabinieri, 10.62).

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