Un post, l’esercito e l’accusa di tradimento: perchè in Russia odiano Isinbayeva

Yelena Isinbayeva finisce nei guai: un post social pubblicato dalla campionessa di atletica scatena la rabbia dell'opinione pubblica russa

SportFair

Ancora una volta politica e guerra in Ucraina finiscono per avere un risvolto negativo sullo sport. Questa volta, a farne le spese, è una stella dello sport russo, Yelena Isinbayeva, campionessa che vanta 2 medaglie d’oro e 1 bronzo alle Olimpiadi fra i tanti successi ottenuti nella sua straordinaria carriera.

Isinbayeva si è attirata le antipatie della madrepatria a causa di un post pubblicato sui social. La 41enne di Volgograd ha chiarito la propria posizione militare nei ranghi dell’esercito russo che, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, le aveva creato alcuni problemi con il CIO.

La posizione di Isinbayeva

L’ex saltatrice con asta ha spiegato di essere parte dell’esercito russo, con tanto di gradi di “maggiore”, ma che la sua sia solo un’onorificenza dovuta ai meriti sportivi: non è mai stata in servizio nelle forze armate e non è mai stata legata ad alcun partito politico. Per questo motivo le è stato concesso di riprendere la propria attività in seno al CIO, attività svolta fino al febbraio 2022.

Il comunicato del CIO

L’annuncio di Isinbayeva ha anticipato il comunicato del CIO che chiarisce: “la commissione etica è giunta alla conclusione che, dal 24 febbraio 2022 in poi, la signora Isinbayeva non ha avuto alcun legame con le forze armate russe o gli enti a esso associati che abbiano partecipato alle operazioni militari in Ucraina“.

Bufera in Russia

In Russia non hanno preso bene le dichiarazioni dell’ex stella del salto con l’asta. Si parla di tradimento e diserzione. Diversi dirigenti sportivi, politici e giornalisti hanno puntato il dito contro la campionessa russa con dichiarazioni più o meno forti.

Probabilmente Yelena non si rende conto di cosa significhi essere un ufficiale dell’esercito e quali siano i suoi doveri. Bisognerà parlarle con calma e ricordarle la sua posizione“, affermano alcuni. Altri sottolineano che “essere un membro delle forze armate dovrebbe essere un orgoglio, ma soprattutto significa poter ricevere l’ordine di andare al fronte. Se capitasse, dovrebbe farlo senza indugio“.

Nel Daghestan, terra d’origine del padre di Isinbayeva, la reazione più dura. Sergei Melikov, presidente della repubblica caucasica inserita nella federazione russa, ha chiesto di cambiare il nome allo stadio di Machachkala (la capitale), intitolato all’atleta, dichiarando “che si faccia intitolare qualche palestra in Spagna (vive da anni a Tenerife, ndr), nazione che evidentemente ha preferito alla Russia“.

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